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Data ultimo aggiornamento: 20 dicembre 2023

 

 

Bollettini frutticoli 2024


Data:   10.04.2024; 03.04.2024; 27.03.2024; 20.03.2024; 13.03.2024; 06.03.2024; 28.02.2024; 21.02.2024; 

              14.02.2024; 

 

Bollettino del 10 aprile 2024

 

PESCO: stadio variabile da scamiciatura ad allegagione.

Corineo: nelle situazioni storicamente problematiche, e se già eseguito, prevedere un intervento specifico.

Afidi: si segnala una sporadica presenza di focolai, in alcuni frutteti: se non già fatto, eseguire il trattamento  post-fiorale con aficida.

Oidio: il periodo attuale risulta favorevole al patogeno, in particolare sulle varietà più sensibili. Per quanto riguarda la strategia di difesa, si consiglia di eseguire un ciclo di almeno 2-3 interventi con fungicidi antioidici specifici. Si ricorda che lo zolfo, oltre che sull’oidio, ha una significativa attività nei confronti del nerume.

Nerume (C.carpophilum):  è favorito da piogge e/o prolungata bagnatura della vegetazione, e da temperature miti.  La fase di maggior rischio da inizio scamiciatura e si potrae per circa 30 giorni.  Intervenire con zolfo o pyraclostrobin.

Forficula: monitorare la situazione del pescheto.  Eventualmente è il momento di predisporre anelli collanti attorno alle piante per intercettare la risalita dei giovani dal terreno sulla pianta

ALBICOCCO: la coltura è allo stadio di accrescimento del frutticino.

Batteriosi: le condizioni sono ancora favorevoli per le infezioni. Continuare a trattare con sali di rame (pianta asciutta). Utili anche Bacillus subtilis, Bacillus amyloliquefaciens, Bacillus amyloliquefaciens D747 .

Oidio: vedi pesco

Nerume: vedi pesco

Forficula: vedi pesco

SUSINO: le varietà europee sono allo stadio di allegagione, le varietà cino-giapponesi sono ad ingrossamento frutticino

Nerume: nei frutteti più problematici, programmare un’adeguata strategia di difesa, come indicato per pesco ed albicocco.

Tentredini delle susine (H.flava, H.minuta): se non ancora fatto, e verificata la presenza con le trappole cromotropiche,  effettuare a caduta petali un trattamento specifico.

C.funebrana: sta proseguendo il primo volo: nei prossimi gironi inizierà l’ovideposizione.

CILIEGIO: la fase fenologica è molto differenziata, e va da fine fioritura ad allegagione.

Monilia: dove il rischio permane elevato, per le condizioni meteo e la sensibilità varietale,  intervenire con un trattamento specifico a fine fioritura.

Afidi: monitorare il frutteto ed intervenire alla comparsa dei primi focolai

MELO: la fase fenologica varia da inizio allegagione per il gruppo Pink a piena fioritura per il gruppo Imperatore.  Golden si torva ad inizio caduta petali. 

Ticchiolatura: in qualche frutteto si nota qualche macchia, su foglia, esito dell’infezione del 26 marzo. Nei prossimi giorni è prevista la fine del periodo di incubazione dell’infezione del 31 marzo. In questi giorni è prevista un’ulteriore infezione, grave. Valutar e, in base alle ore di bagnatura ed all’entità della pioggia, se rientrare con un trattamento stoppante e/o curativo. Ripristinare la copertura prima della prossima pioggia

Oidio: si segnala la presenza comparsa di sintomi in diversi meleti. Considerato l’andamento climatico attuale più favorevole al patogeno è necessario continuare la strategia di difesa . Aggiungere sempre un antioidico specifico ad ogni trattamento.

Afide grigio: intervenire da completa caduta petali verso afide grigio e verde con sulfoxaflor, spirotetramat, o flupyradifurone.

Eulia: continua il volo degli adulti e sono osservate le primissime ovideposizioni. Si prevede la nascita delle prime larve verso la fine della prossima settimana.

Carpocapsa: è iniziato il volo. Continuare il monitoraggio con le apposite trappole.

PERO:  fase variabile tra fine caduta petali per Kaiser ad allegagione per Abate

Ticchiolatura: periodo ancora critico per le infezioni. Mantenere la copertura con fungicida, come indicato per il melo.

Tentredine (Oplocampa brevis): dove se ne è riscontrata la presenta intervenire, a caduta petali, con acetamiprid o flupiradifurone.

Psilla: monitorare il frutteto per valutare l’entità della popolazione ed eventualmente programmare un intervento specifico.

Erwinia amilovora: fase molto critica con rischio di infezioni molto elevato. La difesa in queste fasi è molto importante:  impiegare Acibenzolar- s-metile o Bacillus Subtilis o Amyloliquefaciens.

Maculatura: nei frutteti molto colpiti negli ultimi anni si consiglia sempre la rottura del cotico erboso ed il mantenimento dell’assenza dell’erba per tutta la stagione  

Per ora il rischio di infezione è ancora basso, ma i primi conidi di Stemphylium vesicarium sono già stati osservati.

ACTINIDIA:  A.chinensis si trova nella fase di  foglie distese con infiorescenze separate. Tra pochi giorni inizierà il diradamento fiorale. A.deliciosa  si trova tra fine rottura gemme e germogli con foglie separate di lunghezza sino ai 30 cm

PSA: si notano degli essudati asciutti, visibili soprattutto negli impianti vecchi, anche se non a livelli preoccupanti come anni fa. Continuare la difesa impiegando acibenzolar-s-metile,  per almeno 2 interventi prima della fioritura,  a partire dai prossimi giorni. Non asportare i rami colpiti sino a dopo la fioritura delle piante.

 

Bollettino del 03 aprile 2024

 

PESCO: stadio variabile da completa caduta petali/scamiciatura e allegagione.
Bolla, monilia, corineo: le condizioni climatiche previste per la prossima settimana limitano le infezioni. Se già eseguito, non sono necessari altri interventi fungicidi.
Afidi: se non già eseguito effettuare il trattamento aficida post-fiorale con una della sostanze attive indicate nelle LTDI. Anche in questo caso, curare bene la bagnatura della vegetazione.
Oidio: con l’innalzamento delle temperature e l’elevata umidità, aumenta il rischio di infezioni oidiche. Prevedere una difesa specifica trattando con zolfo od altra sostanza attiva ad azione specifica.
ALBICOCCO: la coltura è allo stadio di allegagione.
Corineo: l’albicocco è ancora in una fase sensibile alle infezioni. Nelle situazioni a rischio intervenire con captano (no mix con zolfo).
Oidio: aumenta la virulenza dell'oidio ed il rischio di infezioni. Prevedere una difesa specifica ad ogni trattamento con una sostanza attiva ad azione specifica. Si ricorda che o zolfo ha anche un’azione significativa nei confronti del nerume.
Batteriosi: le alte temperature e le bagnature sono condizioni favorevoli per le infezioni. Trattare con sali di rame (pianta asciutta) o con B.subtilis, B.amyloliquefaciens, B.amyloliquefaciens D747 .
SUSINO: le varietà europee sono allo stadio di fine fioritura, le varietà cino-giapponesi sono ad inizio allegagione.
Monilia: per le varietà europee intervenire con un trattamento specifico.
Tentredini delle susine (H.flava, H.minuta): verificata la presenza con le trappole cromotropiche (la soglia è 50 catture per trappola durante il periodo della fioritura) effettuare a caduta petali un trattamento specifico.
C.funebrana: effettuare la distribuzione dei dispenser per la confusione sessuale.
Nerume / oidio / batteriosi: vedi pesco
CILIEGIO: la fase fenologica è molto differenziata, e va da piena fioritura a scamiciatura.
Monilia: si segnalano sintomi di infezioni in alcuni frutteti e varietà molto sensibili. Dove il rischio permane elevato intervenire con un trattamento specifico a fine fioritura.
MELO: la fase fenologica delle cultivar del gruppo Imperatore è quella dei mazzetti divaricati, la Golden si torva ad inizio fioritura. Il gruppo delle Gala si trova in piena fioritura, mentre Granny smith e Pink verso fine fioritura, inizio caduta petali.
Ticchiolatura: nei giorni scorsi si sono avute due infezioni gravi, che richiedevano un’attenta copertura preventiva ed un intervento tempestivo e/o curativo tra le due. Tra oggi e domani è opportuno chiudere il ciclo infettivo con un ulteriore intervento con una sostanza attiva ad attività curativa, unita con un partner di copertura. Il prossimo intervento dovrà essere programmato prima della prossima pioggia
Oidio: i modelli confermano il periodo molto critico per questa patologia e l’inizio delle infezioni secondarie. Mantenere costante la difesa antioidica, aggiungendo zolfo o altra sostanza attiva ad azione agli altri trattamenti programmati.
Eulia: prime catture. Come già riportato precedentemente, è un fitofago in aumento, da tenere sotto controllo con un monitoraggio attento. E’ il momento di posizionare le trappole e monitorare il volo.
Carpocapsa: posizionare le trappole per il monitoraggio.
PERO: fase di caduta petali-inizio allegagione per Abate. Fine fioritura per Santa Maria, Carmen, Early Giulia e gruppo William. Inizio Fioritura per Kaiser. Generalmente molto abbondante per tutte le varietà
Ticchiolatura: periodo ancora critico per le infezioni. Mantenere la copertura con fungicida, come indicato per il melo.
Tentredine (Oplocampa brevis): a caduta petali, e dove se ne è riscontrata la presenta, intervenire a caduta petali con acetamiprid o flupiradifurone.
Erwinia amilovora: fase molto critica, con elevato rischio di infezione. Trattare con le sostanze cattive B.subtilis, B.amyloliquefaciens, A.pullulans, laminarina, acibenzolar-s-metile,
ACTINIDIA: Actinidia chinensis si trova a germogli da 5 a 25 cm., con ottime percentuali di germogliamento.
Actinidia verde: è nella fase compresa tra rottura gemme e germogli di 20 cm. La percentuale di germogliamento si attesta tra il 30 ed il 60%.
PSA: continuare la difesa applicando sali di rame (solo preventivi) o con acibenzolar-s-metil. Non asportare i rami colpiti sino a dopo la fioritura delle piante

 

Bollettino del 27 marzo 2024

 

Le alte temperature dei giorni scorsi hanno favorito lo sviluppo di tutte le colture

PESCO: stadio variabile da fine fioritura a scamiciatura, in funzione delle varietà e zona di produzione.

Bolla, monilia, corineo: le condizioni meteo sono, e sono state,  favorevoli all'attività di questi patogeni.  Prevedere, caduta petali, uno specifico trattamento con captano o dodina cui aggiungere un triazolo per il controllo dell’oidio.  Curare bene la bagnatura della vegetazione.

Afidi: a caduta petali ripetere il trattamento aficida con una della sostanze attive indicate nelle LTDI. Anche in questo caso, curare bene la bagnatura della vegetazione.

Tripidi (T. meridionalis): dove esiste il problema,  trattare all’inizio di caduta petali con una delle sostanze attive indicate nelle LTDI.   La verifica della presenza del tripide può essere fatta   agevolmente con le apposite trappole cromotropiche blu.

ALBICOCCO: la coltura è allo stadio di allegagione, con lievi differenze tra le diverse varietà.

Afidi:  in particolare per l’afide farinoso, terminata la fioritura e verificata la presenza, intervenire con un trattamento aficida specifico.

Corineo: l’albicocco è ancora in una fase sensibile alle infezioni. Nelle situazioni a rischio   intervenire con captano (no mix con zolfo).

Nerume (C.carpophilum): se le condizioni umide si protraggono nel tempo trattare le situazioni a rischio con pyraclostrobin

Oidio: le condizioni ambientali e lo stadio fenologico della coltura sono favorevoli alle infezioni oidiche. Iniziare il controllo di questo patogeno utilizzando, nei trattamenti, zolfo (attivo anche contro il nerume) o le altre sostanze attive indicate nelle LTDI. Attenzione: non miscelare lo zolfo con il captano.

Batteriosi: le alte temperature e le bagnature consistenti sono condizioni favorevoli per le infezioni. Trattare con sali di rame (pianta asciutta). Utili anche Bacillus subtilis, Bacillus amyloliquefaciens, Bacillus amyloliquefaciens D747 .

SUSINO: le varietà europee in fioritra, le varietà cino-giapponesi sono a caduta petali / allegagione.

Monilia:  per le varietà  europee intervenire, in caso di piogge prolungate, con un trattamento specifico.

Tentredine (Oplocampa flava): è il momento di installare le trappole cromotropiche bianche per monitorare il volo degli adulti. L’eventuale trattamento va eseguito a caduta petali.

Tentredini delle susine (H.flava, H.minuta): verificata la presenza con le trappole cromotropiche (la soglia è 50 catture per trappola durante il periodo della fioritura) effettuare a caduta petali un trattamento con deltametrina. ,  acetamiprid).

C.funebrana: è prossimo l’inizio dei voli. Programmare la distribuzione dei dispenser per la confusione sessuale.

Nerume / oidio / batteriosi: vedi pesco

CILIEGIO: la fase fenologica è molto differenziata, e va da inizio a piena fioritura

Monilia: sulle varietà ad inizio fioritura, se le condizioni meteo diventano favorevoli alla malattia, intervenire con un trattamento specifico.

MELO: fase fenologica di inizio fioritura per il gruppo Pink Lady, prefioritura per Granny smith. Golden è a mazzetti divaricati; più attardate il gruppo Imperatore.

Ticchiolatura: si segnala, sui testimoni non trattati, l’evasione dell’infezione lieve del 10 marzo.

In concomitanza con le piogge di questi giorni è prevista un’infezione grave. Se la piovosità supera i 30 mm e le bagnature persistono oltre le 36-48 ore è utile effettuare un intervento tempestivo rientrando anche   con vegetazione bagnata, utilizzando un prodotto di copertura (dithianon, fluazinam, dodinazolfo, polisolfuro) in funzione dei gradi-ora accumulati. Successivamente, ed in previsione di ulteriori piogge ripristinare la copertura trattando immediatamente prima della pioggia stessa.

Oidio: i modelli indicano l’inizio della sporulazione dell’inoculo svernante. Mantenere la difesa antioidica aggiungendo zolfo o altra sostanza attiva ad azione antioidica, agli altri trattamenti programmati.

Afide grigio:  se non già effettuato, procedere con  il trattamento specifico da fare il più possibile  a ridosso della fase di bottoni rosa/prefioritura,  utilizzando una delle  diverse sostanze attive a disposizione.

Eulia: prime catture.  Come già riportato precedentemente, è un fitofago in aumento, da tenere sotto controllo con un monitoraggio attento.   E’ il momento di posizionare le trappole e monitorare il volo.

PERO:  stadio di piena fioritura nelle varietà di Abate e Santa Maria; inizio fioritura per  William, Carmen, Fred, Falstaff. La cultivar  Kaiser si trova  tra mazzetti divaricati e bottoni bianchi

Ticchiolatura: condizioni meteo e fase fenologica molto favorevoli alle infezioni. Mantenere la copertura con fungicida, come indicato per il melo.

Tentredine (Oplocampa brevis): continuare il monitoraggio delle trappole e, se occorre, intervenire a caduta petali con acetamiprid o flupiradifurone.

Erwinia amilovora: in fioritura trattare con   B.subtilis, B.amyloliquefaciens, A.pullulans, laminarina,   o acibenzolar-s-metile per controllare il colpo di fuoco batterico.  

ACTINIDIA:  A. chinensis si trova tra infiorescenze affioranti  a  foglie separate.  A.deliciosa è ad uno stadio più variabile, da rottura gemme a infiorescenze affioranti.

Il germogliamento è ottimale per le varietà gialle, mentre si nota disformità di tempistica di germogliamento in Hawyard, anche se   rispetto all’annata precedente la % di germogliamento è maggiore.

PSA: ispezionare periodicamente gli impianti per l’individuazione di piante che presentano essudati, già presenti da tempo soprattutto in impianti di età avanzata.   Continuare la difesa applicando sali di rame ( solo preventivi) e, da germogli con lunghezza minima di 10 cm.,  l'Acibenzolar-s-metil

Non asportare i rami colpiti sino a dopo la fioritura delle piante.

 

Bollettino del 20 marzo 2024

 

Le previsioni meteo indicano, per i prossimi giorni, un innalzamento termico e piogge per questo fine settimana e l’inizio della prossima.

PESCO: stadio variabile da piena fioritura ad inizio caduta petali a seconda delle varietà e zona di produzione.

Bolla, monilia, corineo: le piogge previste per il fine settimana sono favorevoli all'attività di questi patogeni. Per le varietà che hanno raggiunto la fase di caduta petali prevedere uno specifico trattamento con captano o dodina cui aggiungere un triazolo o una SDHI a duplice attività (antimonilia e antioidica). Curare bene la bagnatura della vegetazione.

Afidi: a caduta petali ripetere il trattamento aficida con una delle sostanze attive indicate nelle LTDI. Anche in questo caso, Curare bene la bagnatura della vegetazione.

Cydia molesta: è iniziato il volo degli adulti. Distribuire i dispenser per la confusione sessuale e le trappole per il monitoraggio.

Anarsia: dove è nota la presenza prevedere a caduta petali un trattamento con una s.a. efficace nei confronti di questo fitofago. In questa fase risulta molto adatto il Bacillus thuringiesis.

Tripidi (Taeniothrips meridionalis) : dove il problema si presenta ogni anno e provoca una dannosità significativa, trattare all’inizio di caduta petali con una delle sostanze attive indicate nelle LTDI. Si che il monitoraggio degli adulti può essere agevolmente eseguito con le apposite trappole cromotropiche blu

ALBICOCCO: la coltura è allo stadio compreso tra fine fioritura ed inizio inizio allegagione.

Afidi: in particolare per l’afide farinoso, terminata la fioritura e verificata la presenza, intervenire con un trattamento aficida specifico.

Anarsia: dove è nota la presenza prevedere a caduta petali un trattamento con una s.a. efficace nei confronti di questo fitofago. In questa fase risulta molto adatto il Bacillus thuringiesis.

Monilia: in previsione delle piogge di questo fine settimana eseguire un trattamento specifico antimonilia (ricordarsi di alternare le s.a. in base al MoA – vedi https://www.frac.info/). Aggiungere zolfo per il controllo dell'oidio ed azione collaterale sul nerume.

Nerume: se le condizioni umide si protraggono nel tempo trattare le situazioni a rischio con pyraclostrobin

Oidio: le condizioni ambientali e lo stadio fenologico della coltura sono favorevoli alle infezioni oidiche. Iniziare il controllo di questo patogeno utilizzando, nei trattamenti, Zolfo (attivo anche contro il nerume) o le altre sostanze attive indicate nelle LTDI.

SUSINO: le varietà europee in fase di prefioritura, le varietà cino-giapponesi sono piena fioritura, inizio caduta petali.

Monilia: per le varietà cino-giapponesi il rischio di infezione è elevato. Per il trattamento si rimanda a quanto indicato per il pesco.

Cydia molesta: vedi pesco Tentredine (Oplocampa flava): è il momento di installare le trappole cromotropiche bianche per monitorare il volo degli adulti. L’eventuale trattamento va eseguito a caduta petali.

CILIEGIO: la fase fenologica è molto differenziata, e va da ingrossamento gemme ad inizio fioritura, in funzione delle varietà e della posizione altimetrica.

Corineo / Cocciniglia: sulle varietà ancora allo stadio di ingrossamento gemme (non oltre) trattare con olio, pyriproxifen e ziram.

Afidi: in prefioritura trattare con un aficida specifico.

Monilia: sulle varietà ad inizio fioritura, se le condizioni meteo diventano favorevoli alla malattia, intervenire con un trattamento specifico.

MELO: nelle varietà del gruppo Pink si è raggiunta la fase di mazzetti divaricati/ bottoni rosa. Granny smith è nella in fase di mazzetti affioranti/mazzetti divaricati. Le altre varietà in generale sono nella fase di mazzetti affioranti, bottone verde. Nella zona orientale della regione la fase fenologica è in ritardo di circa una settimana.

Ticchiolatura: i modelli indicano una possibile infezione, di grado lieve, in concomitanza con le piogge previste per questo fine settimana. Più importante sarà l’infezione prevista per i giorni di martedì e mercoledì. E’necessario effettuare un trattamento con i normali prodotti di copertura, immediatamente prima della pioggia infettante, avendo cura di bagnare bene la vegetazione.

Oidio: i modelli indicano l’inizio della sporulazione dell’inoculo svernante. In questa fase iniziare la difesa antioidica aggiungendo zolfo agli altri trattamenti programmati.

Afide grigio: si notano le prime fondatrici. Per il trattamento specifico aspettare il più possibile in modo da effettuarlo a ridosso della fase di bottoni rosa/prefioritura, utilizzando una delle diverse sostanze attive a disposizione.

Eulia: prime catture. Come già riportato precedentemente, è un fitofago in aumento, da tenere sotto controllo con un monitoraggio attento. E’ il momento di posizionare le trappole e monitorare il volo.

PERO: nelle varietà di Abate e Santa Maria siamo tra mazzetti divaricati ed inizio bottoni bianchi. Le altre varietà si trovano tra mazzetti affioranti ed inizio mazzetti divaricati, ad eccezione della Kaiser in fase di comparsa mazzetti. Anche in questo caso nella zona orientale della regione la fase fenologica è in ritardo di circa una settimana.

Ticchiolatura: la ticchiolatura del pero è in grado di originare infezioni anche in assenza di piogge, a seguito di sole bagnature persistenti come quelle provocate da nebbie mattutine. In ogni caso mantenere la copertura con fungicida, come indicato per il melo.

Afide grigio: in pre-fioritura effettuare il trattamento aficida Cecidomia (Contarina pyrivora): la femmina di questo fitofago depone le uova sui mazzetti ancora semichiusi. Nelle situazioni in cui l’anno scorso si sono registrati dei danni in fase di apertura dei mazzetti (inizio bottoni bianchi) intervenire con tau-fluvalinate.

Tentredine (Oplocampa brevis): installare in settimana le trappole cromotropiche bianche, specifiche per il monitoraggio del volo degli adulti.

ACTINIDIA: A. chinensis si trova nella fase fenologica compresa tra foglie affioranti/foglie imbricate. A.deliciosa è ad uno stadio più precoce, tra rottura gemme e gemma cotonosa

PSA: le condizioni ambientali sono ancora favorevoli alle infezioni da PSA. In caso di pioggia è opportuno un trattamento preventivo con sali di rame.

Si raccomanda di non tagliare per asportare i rami infetti ma di rimandare questa operazione dopo la metà di maggio, in condizioni di clima secco

 

Bollettino del 13 marzo 2024

 

ALBICOCCO: la coltura è allo stadio compreso tra piena fioritura ed inizio caduta petali. Afidi: terminata la fioritura intervenire con un trattamento aficida specifico.

Anarsia: dove è nota la presenza prevedere a caduta petali un trattamento con una s.a. efficace nei confronti di questo fitofago. In questa fase risulta molto adatto il Bacillus thuringiesis.

Monilia: il periodo piovoso sembra, per il momento, terminato tuttavia l’elevata umidità ambientale favorisce ancora le infezioni del patogeno. E’ quindi opportuno, soprattutto se non si è riusciti ad intervenire in via preventiva, trattare la coltura con una sostanza attiva ad azione specifica.

Oidio: le condizioni ambientali e lo stadio fenologico della coltura sono favorevoli alle infezioni oidiche. Iniziare il controllo di questo patogeno utilizzando, nei trattamenti, Zolfo (attivo anche contro il nerume) o le altre sostanze attive indicate nelle LTDI.

PESCO: a fase fenologica è compresa tra inizio e piena fioritura, in funzione della diverse varietà.

Bolla, monilia, corineo: benchè per i prossimi giorni non siano previste piogge, l’elevata umidità ambientale e le frequenti nebbie mattutine sono condizioni comunque favorevoli alle infezioni di questi patogeni. A fine fioritura è opportuno intervenire con captano o dodina cui aggiungere un triazolo o una SDHI a duplice attività (antimonilia a antioidica).

Afidi: a caduta petali ripetere il trattamento aficida con una della sostanze attive indicate nelle LTDI.

Cydia molesta: i modelli previsionali indicano che siamo prossimi all’inizio del volo degli adulti. Programmare nei prossimi giorni distribuzione dei dispenser per la confusione sessuale.

SUSINO: le varietà europee in fase di bottoni fiorali/bottoni separati, le varietà cino-giapponesi sono inizio fioritura.

Monilia: il rischio di infezione è elevato per le varietà cino-giapponesi, cui si rimanda a quanto indicato per il pesco.

Cocciniglia (C.perniciosa): solo per le varietà europee, è ancora possibile intervenire contro la cocciniglia con pyriproxifen.

MELO: fase fenologica di mazzetti affioranti nelle varietà del gruppo Pink e qualche impianto di Granny Smith. Le altre varietà si trovano nella fase di orecchiette di topo, a punte verdi quelle del gruppo Imperatore.

Cocciniglia (C.perniciosa): è il momento di intervenire con un trattamento con pyriproxifen.

Ticchiolatura: nello scorso week end si è registrato il primo significativo volo ascosporico che ha dato origine alla prima infezione dell’anno, classificata come lieve, anche per la limitata superficie recettiva. Ripristinare la copertura prima delle prossime piogge.

Oidio: i modelli indicano l’inizio della sporulazione dell’inoculo svernante. In questa fase iniziare la difesa antioidica aggiungendo zolfo agli altri trattamenti programmati.

PERO: fase fenologica tra mazzetti affioranti per Abate, Carmen, Early Giulia e mazzetti visibili per le William. leggermente più attardata la Kaiser.

Valsa leucostoma: continua la segnalazione di casi di cancri da valsa, soprattutto nel basso Veneto. Al momento non sono note sostanze attive in grado di controllare la malattia. Utili risultano gli interventi agronomici quali la pulizia del secco, la rimozione della parti ammalate, una gestone equilibrata del frutteto.

Ticchiolatura: vale quanto detto per il melo.

Afide grigio: per il trattamento aspettare la fase di bottoni rosa /pre-fioritura

Psilla: in questa fase è utile un trattamento con caolino la cui funzione è di sfavorire l’ovideposizione e ridurre la quantità di uova che gli adulti di Psilla stanno deponendo.

Cecidomia (Contarina pyrivora): la femmina di questo fitofago depone le uova sui mazzetti ancora semichiusi. Nelle situazioni in cui l’anno scorso si sono registrati dei danni in fase di apertura dei mazzetti (inizio bottoni bianchi) intervenire con tau-fluvalinate.

ACTINIDIA: le varietà gialle sono in fase gemma cotonosa, in qualche caso già a foglie visibili. Hayward è in fase di rottura gemme . PSA: le condizioni ambientali sono molto favorevoli alle infezioni da

PSA: In caso di pioggia è opportuno un trattamento preventivo con sali di rame. Si raccomanda di non tagliare per asportare i rami infetti ma di rimandare questa operazione dopo la metà di maggio, in condizioni di clima secco.

 

Bollettino del 06 marzo 2024;

 

PESCO: a fase fenologica è compresa tra bottoni rosa e piena fioritura, in funzione della varietà e delle condizioni microclimatiche e pedologiche del frutteto. Persiste il periodo favorevole alle infezioni fungine conseguenza delle abbondanti piogge di questo periodo.

Cocciniglie: nelle varietà ancora allo stadio di bottoni rosa è ancora possibile il trattamento con pyriproxifen. Bolla, monilia, corineo: persistono le condizioni molto favorevoli alle infezioni. Trattare prima delle piogge con i prodotti previsti nelle LTDI, aggiungendo una sostanza attiva anche nei confronti di monilia.

Afidi: se non ancora eseguito, effettuare il trattamento aficida prefiorale. Anarsia: dove è stata verificata la presenza nella stagione passata, unire al trattamento pre-fiorale un insetticida specifico, come indicato nelle LTDI, come Bacillus thuringiesis.

ALBICOCCO: la coltura è ormai prossima alla fioritura o in piena fioritura, con situazioni diverse a seconda delle zone, del terreno e dell’età dell’impianto.

Monilia: persistono le condizioni favorevoli alle infezioni da monilia. Trattare prima delle piogge con un prodotto specifico ad azione antimonilia.

Corineo: per il controllo di questo patogeno e nelle situazioni ritenute a rischio aggiungere al trattamento antimonilia anche captano.

Cocciniglie, afidi,anarsia: se ancora a bottoni rosa, possibili gli interventi suggeriti per il pesco.

MELO: varietà come il gruppo Pink e Granny Smith si trovano nella fase di inizio di orecchiette di topo, nelle altre tra ingrossamento delle gemme a punte verdi.

Cocciniglie / Afide lanigero: è ancora possibile utilizzare l’olio minerale paraffinico, avendo cura di bagnare molto bene la pianta, compresa la base ed il colletto.

Ticchiolatura: il primo volo ascosporico è previsto in concomitanza delle prossime piogge e ormai quasi tutte le varietà sono entrate nella fase sensibile alle infezioni. Tuttavia, data la limitata superfice ricettiva, il rischio è da considerarsi limitato: è sufficiente una copertura con un prodotto rameico da fare immediatamente prima della pioggia. Utile l’aggiunta di zolfo per il controllo dello sviluppo dell’oidio.

Cancri rameali: anche in considerazione delle attuali condizioni meteo molto favorevoli alle infezioni da nectria è opportuno un trattamento con sali di rame.

PERO: fase fenologica tra gemme aperte a mazzetti visibili.

Eriofidi / cocciniglie: se ancora nella fase di “gemma tigrata” è possibile utilizzare olio minerale paraffinico. Nei confronti dell’eriofide anche solo l’uso di zolfo è efficace per contenere le infestazioni.

Cancri rameali: anche in considerazione delle attuali condizioni meteo molto favorevoli alle infezioni da nectria è opportuno un trattamento con sali di rame.

Ticchiolatura: vale quanto detto per il melo.

ACTINIDIA: è iniziato la fase del pianto, nelle varietà gialle si è raggiunto lo stadio di gemma cotonosa.

PSA: le condizioni ambientali sono molto favorevoli alle infezioni da PSA. Terminate le operazioni di potatura e legatura è opportuno un trattamento preventivo con sali di rame, prima della pioggia.

 

Bollettino del 28 febbraio 2024

 

PESCO: le temperature dell’ultima settimana hanno sostanzialmente allineato le sommatorie termiche ai valori dell’anno scorso.  Le piogge previste per questo fine settimana sono da considerarsi infettanti per tutti i patogeni.

Bolla (Taphrina deformans): il pesco è nella fase di piena sensibilità alle infezioni.   Come già indicato precedentemente, considerando che nessun fungicida è in grado di svolgere una attività curativa nei confronti di T. deformans, il trattamento deve essere preventivo e posizionato il più vicino possibile alla pioggia infettante. Se non già eseguito nei giorni scorsi, effettuare prima della pioggia l’applicazione fungicida con i prodotti previsti nelle LTDI.

Batteriosi (Xanthomonas arboricola pv. pruni): nelle varietà sensibili e dove nella scorsa stagione si sono verificate delle infezioni aggiungere alla miscela fungicida contro la bolla anche   dei sali di rame.

ALBICOCCO – CILIEGIO – SUSINO – MANDORLO: se n on già eseguito trattate prima della pioggia  con le sostanze attive previste, per le diverse colture, nelle Linee Tecniche di Difesa Integrata.

Attenzione ad anomali germogliamenti anticipati su rami o piante singole di albicocco o susino, sintomo di infezioni da parte del fitoplasma Candidatus Phytoplasma prunorum, agente dei giallumi delle drupacee (ESFY: European Stone Fruit Yellows). In questi casi è opportuno procedere con l’estirpo quanto prima della pianta per limitare la diffusione della malattia.

MELO : negli impianti dove si sono riscontrati nello scorso anno infezioni importanti di Nectria, e nelle varietà sensibili a questo patogeno, è utile programmare un primo trattamento con sali di rame

ACTINIDIA: al termine della potatura invernale effettuare un intervento di copertura con sali di rame, utile per prevenire le infezioni da PSA

 

Bollettino del 21 febbraio 2024

 

PESCO: le nebbie di questo periodo hanno idratato l’inoculo svernante dei patogeni che, al verificarsi delle condizioni favorevoli, sono già in grado di dare origine alle prime infezioni.

Bolla (Taphrina deformans): in generale si osserva un rigonfiamento delle gemme, ma solo in qualche varietà o sito si nota la rottura della gemma apicale.  Tuttavia la prima infezione di bolla avviene solo in presenza di una pioggia, che per il momento non è prevista. Considerando che nessun fungicida è in grado di svolgere una attività curativa nei confronti di T. deformans, il trattamento deve essere preventivo e posizionato il più vicino possibile alla pioggia infettante, prima della germinazione delle spore. Per l’applicazione fungicida è quindi opportuno seguire le previsioni meteo e trattare solo in previsione di una pioggia.

Batteriosi (Xanthomonas arboricola pv. pruni): nelle varietà sensibili e dove nella scorsa stagione si sono verificate delle infezioni, trattare con dei Sali di rame. Questo trattamento può essere eseguito assieme a quello per la bolla.

ALBICOCCO – CILIEGIO – SUSINO – MANDORLO: monitorare tuttavia lo sviluppo delle singole colture e, dalla fase di rottura gemme ed in previsione di eventuali piogge, pianificare un primo trattamento preventivo con le sostanze attive previste nelle Linee Tecniche di Difesa Integrata, (rame, captano, dodina, ziram), preferendo l’applicazione di rame + ziram al primo intervento e captano e dodina per i trattamenti successivi.

 

Bollettino del 14 febbraio  2024

 

PESCO: le piogge della settimana scorsa hanno idratato l’inoculo svernante dei patogeni che, al verificarsi delle condizioni favorevoli, sono già in grado di dare origine alle prime infezioni.

Bolla (Taphrina deformans): in generale si osserva un rigonfiamento delle gemme ma solo in qualche varietà o sito si nota la rottura della gemma apicale.  Tuttavia la prima infezione di bolla avviene solo in presenza di una pioggia, che per il momento non è prevista. Considerando che nessun fungicida è in grado di svolgere una attività curativa nei confronti di T. deformans, il trattamento deve essere preventivo e posizionato il più vicino possibile alla pioggia infettante, prima della germinazione delle spore. Per l’applicazione fungicida è quindi opportuno seguire le previsioni meteo e trattare solo in revisione di una pioggia.

Batteriosi (Xanthomonas arboricola pv. pruni): nelle varietà sensibili e dove nella scorsa stagione si sono verificate delle infezioni trattare con dei Sali di rame. Questo trattamento può essere eseguito assieme a quello per la bolla.

ALBICOCCO – CILIEGIO – SUSINO – MANDORLO: monitorare tuttavia lo sviluppo delle singole colture e, dalla fase di rottura gemme ed in previsione di eventuali piogge,  pianificare  un primo trattamento preventivo con le sostanze attive previste nelle Linee Tecniche di Difesa Integrata, (rame,  captano, dodina, ziram),  preferendo l’applicazione di rame + ziram alla prima applicazione e captano e dodina per i trattamenti successivi.



Data ultimo aggiornamento: 11 aprile 2024