Progetto TOP Value

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17.10.2019

IL PROGETTO TOP-VALUE INCONTRA GLI OPERATORI DI MONTAGNA

Il progetto TOP-Value incontra gli operatori delle aree montane coinvolte nel progetto. I tre incontri in programma il 22, 23 e 24 ottobre saranno organizzati presso le sedi dei GAL della provincia di Belluno e Vicenza e orientati a presentare l'indicazione facoltativa "Prodotto di Montagna" e le modalità operative per il suo utilizzo. Sono invitati tutti gli operatori di settore.

LOCANDINA

Materiale Presentato:

06.10.2019

TOP-VALUE A CASEUS VENETI
I formaggi veneti contraddistinti dall’indicazione facoltativa “Prodotto di Montagna” protagonisti del primo Concorso nazionale dei Formaggi della Montagna


I formaggi della montagna veneta contraddistinti dall’indicazione facoltativa “Prodotto di Montagna” sono stati tra i protagonisti del primo “Concorso nazionale dei Formaggi di Fattoria e della Montagna” nell’ambito della 15a edizione di Caseus Veneti, svoltasi nella cornice di Villa Contarini a Piazzola sul Brenta il 28 e 29 settembre.
La presenza a Caseus Veneti è solo l’ultima delle numerose attività svolte nell’ambito del progetto TOP‐Value, nato per favorire l’adesione da parte dei produttori all’indicazione facoltativa “Prodotto di Montagna” e comunicarla ai consumatori. Consumatori che si sono soffermati numerosi presso lo stand TOP-Value in cui la divulgazione delle caratteristiche delle produzioni di montagna è stata corroborata dalla proiezione di un video in cui alcuni produttori raccontano se stessi e parlano dei loro prodotti.
E se a Caseus Veneti in scena sono stati i formaggi, l’indicazione facoltativa “Prodotto di Montagna” è dedicata a tutti i prodotti di origine animale o vegetale ottenuti nelle aree montane definite nei Programmi di Sviluppo Rurale regionali. Nel Veneto ci sono, per fare solo degli esempi, radicchio, fagioli, mais, miele, erbe officinali, latte, uova e carni.
“Rendere riconoscibili i prodotti di montagna con un marchio – sottolinea Giuseppe Pan, assessore all’agricoltura della Regione Veneto – vuol dire aumentarne il valore. L’indicazione “Prodotto di montagna” è immediatamente intellegibile. La sua diffusione, perseguita da TOP-Value, è perfettamente in linea con le azioni che abbiamo messo in atto. Nel Piano di Sviluppo Rurale della Regione Veneto, che si avvia al termine, più del 35% di fondi del miliardo 200 milioni disponibili sono stati investiti nella montagna veneta, per mantenere gli agricoltori in montagna, sostenere quelli che vi rimangono portando nuova linfa vitale alle imprese e frenare l’esodo dei giovani che si trasferiscono in pianura per fare altre attività più redditive. Abbiamo fatto investimenti agroambientali per incrementare i pascoli, garantire le attività necessarie al mantenimento dell’assetto idrogeologico e del paesaggio e anche per estendere alla montagna la banda larga e la telefonia mobile ormai necessarie per svolgere qualsiasi attività”.
Il Concorso Nazionale dei Formaggi di Fattoria e della Montagna – grande novità di Caseus 2019 – ha aperto ai prodotti di altre regioni italiane rimettendo al centro la figura del pastore-casaro e il ritorno alle origini della tecnica casearia, con particolare attenzione alle zone montane.
“Siamo decisamente soddisfatti per questa edizione di Caseus Veneti – racconta Bruno Bernardi, di Aprolav, l'Associazione veneta dei produttori di latte che organizza Caseus Veneti – in particolare per la prima edizione del Concorso riservato ai prodotti contraddistinti dall’indicazione facoltativa “Prodotto di Montagna” provenienti da varie regioni d’Italia. Sui 20 prodotti in concorso oltre alla nutrita rappresentanza del Veneto, in lizza con 13 formaggi, erano presenti la Basilicata, la Sicilia, e la Sardegna. Ha vinto il Quadrello, formaggio da latte caprino del caseificio La Schirata di Limana (Belluno), mentre il primo premio del latte vaccino è andato al formaggio Angelico del Grappa del caseificio Centro Veneto Formaggi di Cavaso del Tomba. Il concorso ha grandi potenzialità, ma dobbiamo continuare a fare formazione sui produttori perché l’adozione dell’indicazione “Prodotto di Montagna” si diffonda ulteriormente. A Caseus Veneti su 503 formaggi presenti al concorso di 115 caseifici/produttori, suddivisi per 39 categorie, erano presenti ben 40 formaggi contraddistinti dall’indicazione, ma concorrevano nella loro categoria e non nel concorso dedicato ai Prodotti di Montagna. Per il futuro troveremo una soluzione per risolvere questa sovrapposizione”.
Le prossime importanti attività che coinvolgeranno la montagna veneta – i Mondiali di sci alpino del 2021e le Olimpiadi del 2026 – e potenzieranno le infrastrutture per raggiungerla saranno un volano importante per i “Prodotti di Montagna”.
“Fin da ora dobbiamo avvicinare i turisti che si riversano numerosissimi in alcuni periodi dell’anno sulle montagne venete ai nostri prodotti certificati di montagna – conclude Pan. Dobbiamo comunicare loro efficacemente che dopo aver sciato e passeggiato tra queste montagne hanno l’opportunità di sedersi in un bell’agriturismo e assaggiarli e così facendo sostenere il reddito di chi vi lavora e garantire l’esistenza stessa e la tutela della montagna, perché senza l’uomo a difenderla si va verso il dissesto idrogeologico, che riguarda anche la pianura”.

 

12.09.2019

TOP-VALUE A MADE IN MALGA. Dal 06 settembre due fine settimana ad Asiago per promuovere l’indicazione facoltativa “Prodotto di Montagna”

Continua l’azione di diffusione della conoscenza dell’indicazione facoltativa “Prodotto di Montagna” con la presenza di TOP‐Value a Made in Malga. La manifestazione richiama ad Asiago per due fine settimana consecutivi (6-8 e 13-15 settembre) numerosi appassionati dei prodotti che provengono da territori con altitudine superiore ai 600 metri. Un’occasione per favorire l’incontro dei produttori di montagna con i consumatori, entrambi naturali interlocutori di TOP‐Value, progetto nato da un lato per favorire l’adesione da parte dei primi all’indicazione facoltativa “Prodotto di Montagna” e dall’altro per evidenziare e garantire la trasparenza delle produzioni di montagna ai consumatori.
Promuovere l’indicazione facoltativa “Prodotto di Montagna” – riservata ai prodotti di origine animale o vegetale ottenuti nelle aree montane definite nei Programmi di Sviluppo Rurale regionali – significa promuovere la permanenza dei produttori in montagna per salvaguardare queste aree nelle quali l'allevamento e l'agricoltura garantiscono i cosiddetti servizi ecosistemici, quali ad esempio la tutela della biodiversità e del paesaggio, il benessere animale, il contenimento delle emissioni di gas serra. Una permanenza che può essere aiutata dalla crescita della redditività delle imprese agricole delle aree montane valorizzandone i prodotti sul mercato grazie a una giusta remunerazione della loro qualità, delle loro caratteristiche e dei metodi di produzione, profondamente legati al luogo di provenienza e alla sapienza dei produttori. Ecco perché rendere riconoscibile il “Prodotto di Montagna”, che garantisce la trasparenza delle filiere, permette al consumatore appassionato e responsabile di fare scelte di acquisto più consapevoli e di sostenere le produzioni montane.
Le malghe e i suoi produttori non solo contribuiscono al presidio di un territorio difficile e periferico, ma anche alla tutela di formaggi unici e delle tradizioni. Non ultimo effetto positivo dei benefici ambientali garantiti dai produttori di montagna è il loro ruolo nel miglioramento dell’offerta turistica che genera un circolo virtuoso. Aree vive e attraenti determinano l’incremento del flusso turistico, peraltro di persone rispettose dell’ambiente, e ciò si traduce in un incremento della vendita diretta dei prodotti in azienda e in un aumento delle attività dell’azienda agrituristica, dalla ristorazione all’ospitalità, quindi della redditività. Un incoraggiamento che può favorire la presenza e il ritorno di giovani in territori in cui l’ambiente di produzione risulta difficile.

12.03.2019

TOP-Value a Longarone con Agrimont. Il 16 marzo il seminario regionale.

Si terrà il prossimo 16 marzo 2019 a Longarone, nell’ambito della manifestazione AGRIMONT, il seminario sui primi risultati del progetto TOP‐Value.
L’incontro tecnico è orientato ai produttori di montagna dell’area di progetto con l’obiettivo di descrivere quanto emerso dalle valutazioni economiche sui “Prodotti di Montagna” e dalle indagini sul valore ecosistemico delle produzioni montane condotte nell’ambito di TOP-Value.
Il seminario sarà anche l’occasione per confrontarsi direttamente con i produttori, al fine di comprendere come impiegare al meglio le analisi e gli strumenti messi finora a disposizione dal progetto, nonché per comprenderne i possibili ulteriori sviluppi.
Lo stand regionale relativo al progetto TOP-Value e ai "Prodotti di Montagna" sarà attivo per tutta la durata della manifestazione fieristica.
IL PROGRAMMA

11.08.2018

Agroalimentare, la montagna è Top-Value: a Farra D'Alpago (BL) il convegno sul valore aggiunto die prodotti di montagna

Riflettori puntati sul “valore aggiunto dei prodotti di qualità e di montagna per lo sport e per l’ambiente” nel convegno organizzato dalla Regione Veneto in collaborazione con L’Informatore Agrario e Ven.Lat. che si è tenuto a Farra D’Alpago nella serata di sabato 11 agosto. La conferenza, a cui sono intervenuti il medico specializzato in medicina interna, Ivo Bianchi; Enrico Sturaro dell’Università di Padova e Giorgio Trentin della Direzione agroalimentare della Regione Veneto, si inserisce nell’ambito del progetto Top-Value, un’iniziativa volta a potenziare la cooperazione transfrontaliera tra Italia e Austria per la promozione dell’agroalimentare montano, anche attraverso l’utilizzo dell’indicazione “Prodotto di Montagna:un marchio identificativo del regime di qualità riconosciuto dal ministero delle Politiche Agricole (Mipaaft) con il decreto firmato dal ministro Gian Marco Centinaio lo scorso 3 agosto. “È un passo importante per assicurare la riconoscibilità di questi prodotti dalle caratteristiche qualitative eccezionali - ha detto Antonio Boschetti, direttore de L’Informatore Agrario che ha moderato il convegno. Speriamo che anche la nuova Pac guardi con maggior attenzione ai territori montani: i produttori che operano in queste località vanno sostenuti, sia perché rappresentano migliaia di piccole aziende, e di conseguenza posti di lavoro, sia per il ruolo di salvaguardia ambientale e idrogeologica, sia, infine, perché modellano un paesaggio fonte di importante attrazione turistica”. Stando ai dati della Fondazione Montagne Italia, l’agricoltura montana vale in Italia 9,1 miliardi di euro e, dal 2011 al 2016, ha registrato nelle province alpine un aumento dell’occupazione di settore pari al 10%.
“L’allevamento e le produzioni di montagna si basano su un forte legame con i prati e i pascoli, e consentono di mantenere, tutelare e valorizzare il territorio - ha spiegato Enrico Sturaro dell’Università degli Studi di Padova. Ciò significa non solo offrire ai consumatori prodotti di qualità, genuini e tracciabili, ma anche garantire e favorire lo sviluppo dei servizi ecosistemici del territorio a servizio della comunità, dalla prevenzione dei rischi alla conservazione del paesaggio, fino alla tutela della biodiversità e alla sostenibilità ambientale ed economica”.
Per questo dobbiamo preservare l’attività zootecnica montana. Tanto più che latte e prodotti lattiero caseari di qualità fanno bene alla salute – ha spiegato con dati alla mano Ivo Bianchi. In primis – ha proseguito il medico - quelli di montagna derivati da vacche al pascolo sono importantissimi per il rendimento agonistico e la salute psico-fisica del consumatore e dello sportivo in generale. In questi decenni troppe notizie approssimative sono state pubblicate sulla validità o sicurezza nutrizionale di tali prodotti. Ogni latte ha le sue peculiarità e quello di montagna assicura incontestabilmente un apporto nutritivo completo e salutare a tutti gli effetti. L'equilibrio dei componenti, ne fa uno stimolo bilanciato per l'organismo e gli stessi non possono essere valutati isolatamente nella loro azione, trattandosi di un mix biologico selezionato nei millenni dalla Natura. Ovviamente l'industria massificante ha spinto l'uso, nel ricco mercato dello sport, di bevande ed integratori artificialmente creati e brevettabili al contrario del meno costoso latte.
Oggi - ha concluso Giorgio Trentin – con la possibilità di certificare i “Prodotti di montagna” abbiamo a disposizione uno strumento idoneo a contraddistinguere l’agroalimentare di montagna per proporlo ai consumatori, sempre più sensibile alla qualità degli alimenti e agli effetti del loro processo produttivo sull’ambiente circostante.

 

07.08.2018

Top-Value: agroalimentare e montagna protagonisti l'11 e 12 agosto a Farra D'Alpago

Tutte le stelle degli chef Dal Farra, De Pra e Centelenghe ad illuminare i prodotti di montagna #topvalue

(Alpago - BL, 09 agosto 2018). Qualità, tipicità e tutto il buono della montagna. È la ricetta che sabato 11 e domenica 12 agosto trasformerà Farra d’Alpago (BL) nella capitale del gusto ad alta quota per un weekend interamente dedicato alle eccellenze agroalimentari montane. Organizzata dalla Regione Veneto in collaborazione con L’Informatore Agrario e Ven.Lat., la due-giorni si inserisce nell’ambito del progetto Top-Value, una partnership per la promozione del “Prodotto di Montagna” che coinvolge la Camera dell’Agricoltura della Carinzia, l’ente regionale per lo Sviluppo Rurale del Friuli Venezia Giulia, la Regione del Veneto — Direzione Agroalimentare, l’Umweltbüro GmbH, l’Università degli Studi di Udine e l’Università degli Studi di Padova.
Ad illuminare i palati dei visitatori, le stelle degli chef Renzo Dal Farra (Locanda San Lorenzo di Puos D’Alpago – BL), Renzo De Prà (ristorante Dolada di Pieve d’Alpago – BL) e dello chef pasticcere Ivan Centeleghe (omonima pasticceria di Farra D’Alpago – BL), che sabato 11 (ore 20.00) interpreteranno i sapori della Val Belluna in un cooking show a base di prodotti del territorio: dall’orzotto con i fagioli giàlet all’agnello, passando per degustazioni di formaggi bio col miele, pinot grigio e nero, fino ai cannoli con la ricotta del Cansiglio e lo zafferano a km0. Uno show pret a manger che punta i riflettori sulle potenzialità di un territorio a dimensione quasi familiare, fatto di micro-produzioni orientate alla genuinità, al gusto e al rispetto dell’ambiente. Domenica 12 sarà quindi la volta dei produttori locali e non solo, che animeranno il centro di Farra D’Alpago (dalle 9.00 alle 18.00) con una mostra mercato sui "prodotti di qualità di montagna e dell’area di confine tra Italia e Austria” con i produttori dell'area transfrontaliera ad esporne le lavorazioni e le caratteristiche organolettiche. Tra queste la Casatella trevigiana, i fagioli di Lamon, il formaggio Piave, l’aglio bianco polesano e il radicchio, ma anche formaggi, salumi, verdure, vino, miele e frutta provenienti da latterie, malghe o imprese dell'agroalimentare.
Sul fronte tecnico, riflettori puntati sul “valore aggiunto dei prodotti di qualità e di montagna per lo sport e per l’ambiente” nel convegno di sabato 11 (ore 18.00, presso la palestra comunale di Farra D’Alpago - BL), che vedrà intervenire Ivo Bianchi, medico specializzato in omotossicologia; Enrico Sturaro, professore all’Università di Padova e Giorgio Trentin, della Direzione agroalimentare della Regione Veneto, moderati dal direttore de L’Informatore Agrario, Antonio Boschetti.
Tutte le iniziative proposte nell'ambito dell'evento sono aperte al pubblico e a libero accesso fino ad esaurimento posti. La registrazione anticipata al convegno e al cooking show (la partecipazione al cooking show è vincolata alla partecipazione al convegno) è possibile inviando una mail ai seguenti indirizzi: valentina.zambetti@regione.veneto.it - v.marcantonio@informatoreagrario.it
La registrazione in loco sarà consentita fino all'esaurimento dei posti disponibili.
 

Pieghevole Evento Top Value 11 e 12 agosto
Top Value in breve
Agenda Evento - Italiano
Agenda Evento - Tedesco


31.07.2018

Top-Value e i Prodotti Agroalimentari di Montagna: qualità senza confini

Alpago (BL) - I prodotti di montagna, il loro impiego gastronomico e valore ambientale ed economico,  protagonisti di un evento che si terrà a Farra d'Alpago (BL) tra l'11 ed il 12 agosto. Seminario, cooking show, mostra mercato. #topvalue

Al via l'evento di presentazione del progetto TOP-Value “I PRODOTTI AGROALIMENTARI DI MONTAGNA, TIPICITÀ LOCALI E QUALITÀ SENZA CONFINI” (#topvalue) previsto nei prossimi 11 e 12 agosto presso il comune di Alpago (località Farra) organizzato in collaborazione con Edizioni l'Informatore Agrario e la società Ven.Lat. Un progetto, TOP VALUE, mirato a potenziare la cooperazione transfrontaliera tra Italia e Austria per la promozione dell’agroalimentare montano anche attraverso l’utilizzo dell’indicazione “Prodotto di Montagna”, con una partnership che vede coinvolti sia attori istituzionali (Camera dell’Agricoltura della Carinzia, Ente Regionale per lo Sviluppo Rurale del Friuli Venezia Giulia e Regione del Veneto — Direzione Agroalimentare), che tecnici (Umweltbüro GmbH, Università degli Studi di Udine e Università degli Studi di Padova).
La manifestazione dell'11 e 12 agosto, sarà orientata a far apprezzare le caratteristiche proprie e peculiari e il valore aggiunto delle produzioni di qualità delle regioni dell’area del progetto TOP-Value: Veneto, Friuli Venezia Giulia, Carinzia. Si partirà sabato con una conferenza dedicata al “valore aggiunto dei prodotti di qualità e di montagna per lo sport e per l’ambiente” (ore 18.00), presso la palestra comunale di Farra D’Alpago (BL). Ai saluti delle autorità seguiranno gli interventi di Ivo Bianchi, medico specializzato in omotossicologia; Enrico Sturaro, professore all’Università di Padova e Giorgio Trentin della Direzione agroalimentare della Regione Veneto. A seguire un cooking show dimostrativo sull'impiego gastronomico dei prodotti di qualità espressione delle aree interessate dal progetto Top Value guidato dagli chef stellati Renzo Dal Farra della Locanda San Lorenzo di Puos D’Alpago (BL), Renzo De Prà del ristorante Dolada di Pieve d’Alpago (BL) e dallo chef pasticcere Ivan Centeleghe dell’omonima pasticceria di Farra D’Alpago (BL). La domenica giornata piena. A partire dalle ore 09.00 e fino alle 18.00 lungo la piazza centrale di Farra saranno in mostra i “prodotti di qualità di montagna e dell’area di confine tra Italia e Austria” con i produttori dell'area transfrontaliera ad esporne le lavorazioni e le caratteristiche organolettiche.
Tutte le iniziative proposte nell'ambito dell'evento sono aperte al pubblico e a libero accesso per la cittadinanza. Il convegno e il cooking show prevedono un numero limitato di accessi, in ragione delle vigenti norme di sicurezza. La registrazione anticipata al convegno e al cooking show (la partecipazione al cooking show è vincolata alla partecipazione al convegno) è possibile inviando una mail ai seguenti indirizzi: valentina.zambetti@regione.veneto.it - v.marcantonio@informatoreagrario.it. La registrazione in loco sarà consentita fino all'esaurimento dei posti disponibili. La mostra mercato non prevede limitazioni nella visita.
 

Pieghevole Evento Top Value 11 e 12 agosto
Top Value in breve
Agenda Evento - Italiano
Agenda Evento - Tedesco

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01.02.2018 - Si è tenuto a Verona, lo scorso 1° febbraio 2018, un incontro di confronto per la definizione delle “Linee Guida a supporto dell’adozione dell’indicazione facoltativa “prodotto di montagna””, promosse nell’ambito del progetto TOP-Value. Il workshop, che ha visto la partecipazione del MIPAAF, insieme a numerosi funzionari regionali nonché di rappresentanti del contesto produttivo, ha affrontato gli aspetti pratici e operativi che derivano dall’applicazione delle disposizioni europee e nazionali, al fine di fornire indicazioni utili per i produttori nelle procedure di autocontrollo aziendale. L’agenda dell’incontro, le presentazioni dei relatori e una breve sintesi dalle osservazioni e dei commenti emersi durate il tavolo di lavoro sono disponibili di seguito:

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PARTNER:
- Camera dell’Agricoltura della Carinzia
- Umweltburo (Carinzia)
- ERSA
- Università di Udine
- Università di Padova
- Regione del Veneto- Direzione agroalimentare

DURATA e tipologia DEL PROGETTO:
Inizio 01/01/2017 - Fine 30/06/2019 29
Asse prioritario 2 - Natura e cultura
Bando di riferimento Interreg V-A Italia-Austria - Bando 2016

DESCRIZIONE:
Nei territori alpini, il progressivo abbandono delle attività agricole tradizionali e la difficoltà nella valorizzazione dei prodotti tipici mettono a repentaglio anche il patrimonio naturale e culturale, con possibili ripercussioni sull’attrattività turistica dell’area. Il progetto mira a qualificare diverse filiere di prodotti di montagna partendo dagli strumenti proposti dai Reg.UE 1151/12 e 665/14,e in particolare dall’indicazione facoltativa “Prodotto di Montagna”.
Questa indicazione, non ancora operativa nel territorio transfrontaliero, può essere uno strumento utile ai produttori, per valorizzare i prodotti sul mercato, e ai consumatori, a cui viene garantita la trasparenza delle filiere. Le azioni progettuali consentono di verificare i problemi connessi all’adozione dell’indicazione “Prodotto di Montagna” in diversi casi-studio e di fornire elementi utili per il loro superamento.
L’approccio innovativo consiste nell’affiancare a questa indicazione una serie di informazioni riguardanti i Servizi Ecosistemici forniti da queste filiere (es. biodiversità, paesaggio, benessere animale, contenimento delle emissioni). L’individuazione e la misura di tali servizi permette non solo di valorizzare le produzioni di qualità, garantendone la sostenibilità ambientale e sociale, ma anche di soddisfare le aspettative dei consumatori e dei turisti, adottando approcci comunicativi efficaci su prodotti tradizionali di montagna che mantengono viva e attraente l’area transfrontaliera.
Il progetto promuove e valorizza il territorio montano e la sua biodiversità attraverso i prodotti agroalimentari tipici del territorio. Attraverso uno strumento comune di marketing, ovvero etichette intelligenti che raccontano aspetti di sostenibilità dei prodotti sulle base delle aspettative dei consumatori, sarà possibile promuovere un turismo orientato ad acquistare prodotti di qualità realizzati in montagna.

RILEVANZA E STRATEGIA:
L’Unione europea offre una gamma di strumenti comunitari per la tutela della qualità dei beni agroalimentari (regimi di qualità: DOP, IGT, marchi regionali – QV, ACQUAE, Genusslandkantern, Indicazione facoltativa Prodotto di Montagna.)
L’utilizzo efficiente di questi strumenti per i prodotti di montagna ha effetti positivi verso diversi target:
a) produttori: valorizzano e promuovono i loro prodotti, individuando il “marchio” più adatto alle loro produzioni, valutandone costi e opportunità;
b) consumatori: riconoscono e identificano il prodotto della montagna e lo attribuiscono ad uno spazio geografico, ad una comunità, ad una identità comune;
c) competitività territoriale: tutela dei prodotti, dell’ambiente e del reddito degli abitanti, contribuendo a salvaguardare i territori dagli effetti distorsivi della globalizzazione;
Il progetto conduce azioni volte a rendere maggiormente conoscibili i marchi collettivi presso i consumatori e a renderli facilmente fruibili agli Imprenditori contribuendo a valorizzare e proteggere l’ambiente alpino.

I RISULTATI:
a) mantenere le attività produttive in montagna garantendo il reddittività delle imprese agricole;
b) attrarre un maggior numero di consumatori nell’area montana dei partner rafforzando un turismo transfrontaliero sostenibile.
Salvaguardare le peculiarità delle comunità locali diventa una esigenza sempre più sentita per tutelare le “diversità” territoriali minacciate dalla standardizzazione produttiva. Il progetto affronta la sfida legata all’armonizzazione di un sistema di etichettatura per i prodotti alpini. Intende utilizzare gli strumenti messi a disposizione dalla Unione Europea, come ad esempio il Reg. UE 1151/2012 ed il Reg. delegato 665/2014, come trampolino di lancio per sviluppare e testare una politica innovativa e individuare strumenti di gestione (Servizi Ecosistemici) che, in modo sostenibile, valorizzino i beni naturali e socio-culturali delle aree montane. La quantificazione di questi servizi permetterebbe di aumentare il valore dei prodotti di montagna in modo da tutelare il reddito dei produttori ed evitare l’abbandono delle attività montane, contemporaneamente i consumatori diventano consapevoli del prezzo versato e del valore effettivo del bene acquistato.



Data ultimo aggiornamento: 19 marzo 2020