Dettaglio contenuto Dettaglio contenuto

COVID. DIRETTRICE PREVENZIONE REGIONE VENETO FRANCESCA RUSSO SU NOTA UNIPD

29 ottobre 2020

Comunicato n° 1423

(AVN) Venezia, 29 ottobre 2020

 

In merito alla nota diffusa dall’Università di Padova relativamente alle operazioni di campionamento della popolazione di Vò Euganeo nell’ambito delle iniziative per fronteggiare il Covid-19, la responsabile della Direzione Prevenzione della Regione del Veneto, Francesca Russo, precisa quanto segue:

 

“Rimango stupita dal clamore suscitato da alcune mie osservazioni, inoltrate alla prestigiosa rivista scientifica “Nature”, in merito a uno studio realizzato dal Professor Andrea Crisanti. Stupore che nasce dalla constatazione di come, nella comunità scientifica internazionale, sia consuetudine e prassi, non lesa maestà, svolgere e inviare osservazioni e commenti a ricerche e studi pubblicati.

 

Nel mentre confermo che la mia mail è stata regolarmente spedita e ricevuta dai responsabili di Nature, prendo atto che la nota diffusa dall’Università di Padova affronta soltanto uno dei temi che sollevo nelle mie osservazioni.

 

In merito all’arco di tempo intercorso tra l’effettuazione del primo tampone a tutta la popolazione di Vò Euganeo (svolto su decisione del Presidente della Regione Zaia dal personale dell’Ulss 6 Euganea, mai citato dall’autore dell’articolo) e del secondo, quest’ultimo relativo allo studio del Prof. Crisanti finanziato dalla Regione Veneto, ribadisco quanto ho scritto nella mia memoria. E’ talmente vero quanto sostengo che, come i vertici dell’Ateneo di certo ricorderanno, fummo costretti ad accelerare al massimo le operazioni del secondo testing proprio perché stava per scadere il periodo di isolamento deciso per la popolazione di Vò e, di conseguenza, trascorso quel termine ed essendo ripresa la mobilità delle persone, lo screening a tappeto sarebbe divenuto pressochè impossibile.

 

Per gli altri punti (cinque mie osservazioni che confutano alcune tesi contenute nello studio) toccati in replica pubblica dal Professor Crisanti e non oggetto della comunicazione da parte dell’Università, ritengo che l’autore dell’articolo, nella buona prassi che contraddistingue i rapporti all’interno della comunità scientifica, saprà ben argomentare”.



Data ultimo aggiornamento: 29 ottobre 2020