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PUNTO NASCITA DI PIEVE DI CADORE. BOTTACIN SCRIVE A MINISTRO D’INCA’, “OCCORRE RIFORMARE IL DM 70 DEL 2015”

22 giugno 2020

Comunicato n° 901

(AVN) Venezia, 22 giugno 2020

 

Con una nota inviata al Ministro per i rapporti con il Parlamento Federico d’Incà, l’assessore con delega alla Specificità di Belluno Gianpaolo Bottacin, ha posto in evidenza una serie di problematiche contenute nel Decreto Ministeriale Salute 70/2015 (che determina tra l’altro limiti alle dotazioni degli ospedali), a cui è collegata anche la questione del punto nascita dell’ospedale di Pieve di Cadore.

“Certo di trovare un interlocutore consapevole di quanto si sta parlando – dice l’assessore – ho scritto al Ministro circa la tematica relativa ai punti nascita per i quali, il DM 70 prevede la chiusura sotto un numero di 500 parti annui”.

“In deroga a tale indicazione, viste le condizioni orograficamente difficili dell’area –sottolinea Bottacin - la Regione Veneto ha ritenuto di mantenere attivo il punto nascita dell’ospedale di Pieve di Cadore, sebbene con un numero di parti inferiore ai 500 previsti dal Decreto Ministeriale come numero minimo. Purtroppo, a causa di una programmazione statale errata, in questo momento c’è carenza di medici (ne mancano almeno 50.000 in Italia) e non sempre è facile dare riscontro alle richieste del territorio, tant’è che, ad esempio, proprio nel caso concreto del punto nascita di Pieve di Cadore si è dovuto sospendere il servizio a causa di mancanza delle adeguate professionalità”.

“Anche alla luce dell’esperienza fatta con l’emergenza coronavirus – scrive ancora Bottacin - dove sono emersi più limiti del D.M. 70 e della programmazione sanitaria statale, ribadisco l’importanza di tenere conto della specificità montana, che ha necessità diverse e superiori rispetto ad altre aree, e Le chiedo di farsene carico a livello governativo affinché le politiche sanitarie statali vengano rapidamente modificate”.

“In considerazione proprio della generale specificità dei territori montani - conclude Bottacin - ho inoltre chiesto al Ministro di adoperarsi anche con il concessionario dell’Autostrada A27 per una rapida conclusione dei lavori in corso, che tanti disagi stanno creando alla popolazione e al traffico turistico”.



Data ultimo aggiornamento: 22 giugno 2020