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FORMAZIONE: DONAZZAN, “GOVERNO RICONOSCA LA VALIDITÀ DELL’ANNO FORMATIVO DELLE SCUOLE PROFESSIONALI. SOLO IN VENETO DISCRIMINATI 20 MILA ALLIEVI”

12 maggio 2020

Comunicato n° 699

(AVN) – Venezia, 12 maggio 2020

 

L’assessore regionale all’Istruzione e Formazione Elena Donazzan ha presentato oggi in Giunta un disegno di legge, per sanare con urgenza e in via temporanea, il mancato recepimento da parte del Governo della richiesta dei presidenti delle Regioni di riconoscere della validità dell’anno formativo dei sistemi regionali di Istruzione formazione professionale e dei percorsi di formazione tecnica superiore

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“Né nel decreto ‘Cura Italia’ convertito in legge il 24 aprile, né nel decreto legge ‘Scuola’ in via di conversione – spiega l’assessore - il Governo ha inteso equiparare l’anno scolastico, valido per le scuole dello Stato e paritarie, all’anno formativo delle scuole della formazione professionale”. Dai decreti finora emanati sono rimasti fuori i 170 mila ragazzi iscritti in Italia ai percorsi ordinamentali della formazione professionale, di cui ben 20 mila in Veneto”.

 

“E’ grave che ci sia questa discriminazione – prosegue Donazzan - ed è ancora più grave la disattenzione del ministro dell’Istruzione e dell’intero Governo. In Veneto il sistema educativo delle scuole della formazione professionale assicura a 20 mila allievi  il diritto-dovere all’istruzione e formazione: ragazzi che spesso provengono da situazioni di fragilità e disagio e che in questi mesi hanno fatto lezione a distanza in modo decisamente più stringente e rigoroso di qualsiasi altra scuola. E ora, a causa della ‘dimenticanza’ del Governo, si troverebbero nell’assurda condizione di non vedere riconosciuto l’anno, oppure di andare a scuola fino ad agosto. Anche il CNEL, nei giorni scorsi, ha acceso un faro sulla formazione professionale ‘dimenticata’ dal Governo”.

 

L’assessore sottolinea la qualità e il rigore con cui le scuole della formazione hanno svolto la didattica a distanza, puntualmente verificata dagli ispettori della Regione in quanto finanziata con fondi europei rigidissimi nel riconoscimento delle ore erogate e nella valutazione del lavoro degli stessi formatori:  “Formatori che ora rischierebbero – sottolinea Donazzan - di non veder pagato il loro stipendio, se l’anno non venisse riconosciuto, a differenza di tutte le altre scuole per le quali lo Stato garantisce comunque, e giustamente, il pagamento degli insegnanti”.

 

“Chiederò all’aula del Consiglio regionale, conoscendo la sensibilità dei colleghi che sul punto non hanno mai fatto distinzione di colore politico riconoscendo la qualità e il servizio delle scuole della formazione professionale - conclude Donazzan - di intervenire con somma urgenza”.



Data ultimo aggiornamento: 12 maggio 2020