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GIOVANI: CÀ FOSCARI MISURA EFFICACIA PIANI DI INTERVENTO IN VENETO – ASSESSORE LANZARIN, “ESPERIENZA DI WELFARE PARTECIPATIVO: OGNI EURO INVESTITO HA DATO RITORNO SOCIALE ED ECONOMICO NEL TERRITORIO”

30 aprile 2020

Comunicato n° 642

(AVN) – Venezia, 30 aprile 2020

 

I piani giovani in Veneto, reimpostati nel 2017 dalla Regione, sono diventati anche oggetto di studio universitario. La Fondazione Cà Foscari  di Venezia presenta, nella pubblicazione online "Valutazione, apprendimento e innovazione nelle azioni di welfare territoriale. SROI Explore e Piani Giovani in Veneto",  caratteristiche, metodo ed esiti della nuova pianificazione regionale e una valutazione dei suoi risultati (scaricabile gratuitamente all’indirizzo  web http://edizionicafoscari.unive.it/it/edizioni/collane/studi-e-ricerche/)

 

Il lavoro, coordinato da Maurizio Busacca e realizzato con il supporto scientifico di Fabrizio Panozzo e Barbara Da Roit e quello operativo di Alessandro Caputo e Stefano Iezzi, ha permesso di progettare e di sperimentare un innovativo metodo di valutazione.

 

Il volume ricostruisce il processo di ricerca e azione che ha portato allo sviluppo e all’applicazione del metodo SROI Explore, che permette di quantificare il valore sociale ed economico generato dai progetti contenuti nei Piani Giovani.

 

Attraverso l'applicazione della metodologia ad alcuni progetti è stato evidenziato che il progetto “Ci Sto? Affare fatica!” promosso dall’Unione Montana Marosticense genera un ritorno di 7,75 euro per ogni euro di spesa sanitaria, il progetto “Bandi.to” della zona di Villafranca di Verona di 3,28 per ogni euro investito, “Bassa Device” dei comuni della Bassa Padovana 1,37 euro e infine il progetto “LaBel” del Comune di Belluno 1,77. Applicata già su 5 progetti e attualmente in sperimentazione su altri sia regionali che nazionali, questa metodologia permette – secondo gli autori - di valorizzare il loro contributo sociale ed economico al territorio e di dare evidenza al fatto che le spese per il welfare sono investimento sul presente e sul futuro e non mero costo.

 

“Nel 2017 la Regione Veneto ha adottato nuove linee guida sulle politiche giovanili, cambiando approccio e metodo nel promuovere i piani giovani, diventati Piani di intervento intercomunali o di area vasta – riassume l’assessore alla sanità e al sociale, Manuela Lanzarin, che firma  la prefazione dello studio -  Nel biennio che si è appena concluso i 21 piani territoriali del Veneto hanno concepito e realizzato 140 progetti, coinvolgendo  2156 soggetti. La Regione li ha sostenuti con oltre 2.175 mila euro di finanziamento, in media 15 mila euro a progetto. I progetti sono stati dedicati a diverse aree tematiche. I progetti di ‘scambio generazionale” hanno avvicinato i giovani a settori che potrebbero essere una leva per combattere la disoccupazione giovanile. Quelli di prevenzione hanno coinvolto gli istituti scolastici, i Comuni, le realtà educative locali e tutti i portatori d’interesse specifici su iniziative composite e articolate di contrasto al ‘disagio’ giovanile. Infine, i laboratori di creatività, hanno offerto occasioni ai giovani di interagire e confrontarsi con esperti, in esperienze di aggregazione educativa utili anche per progettare il proprio futuro”.

“Il nuovo metodo di progettazione ha messo insieme associazioni ed enti che non si conoscevano, ha obbligato soggetti diversi a coordinarsi e a ragionare in termini di area vasta (l’ambito distrettuale e non più solo comunale), ha creato rete tra professionisti, ha creato contaminazioni positive tra ambiti diversi, come ad esempio tra imprese, scuole e animatori sociali, o tra servizi sociali e associazioni spontanee dei giovani – prosegue Lanzarin -  I Piani di intervento territoriali per i giovani  hanno creato uno spazio di dialogo e di lavoro comune e al tempo stesso, hanno rappresentato  ‘trampolini di lancio’ per i giovani: in ogni territorio dove sono nati progetti di lavoro estivo, di laboratori musicali o artistici, di incontro tra generazioni diverse, si sono messe in moto esperienze di collaborazione e di dialogo che rappresentano una ricchezza non solo per il percorso individuale di crescita dei giovani, ma per l’intera comunità”.



Data ultimo aggiornamento: 30 aprile 2020