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CANONI IDROELETTRICI: BOTTACIN, “LA PROPOSTA DEL PD? IPOCRITA PASSO INDIETRO RIPORTARE LE CONCESSIONI IN CAPO ALLO STATO”

19 aprile 2020

Comunicato n° 580

(AVN) – Venezia, 19 aprile 2020

 

"Trovo inaccettabile e inqualificabile la proposta che il Pd, in queste ore e sotto traccia, sta cercando di far passare in Parlamento". Non usa mezzi termini l'assessore regionale alla Difesa del suolo, Gianpaolo Bottacin, per descrivere la proposta in discussione alla Camera relativa all'emendamento, avanzato nel dl ‘Cura Italia’ dal capogruppo Pd alla Camera Graziano Del Rio e da altri parlamentari, che riapre il tema delle concessioni idroelettriche.

 

"Il rischio concreto è di martoriare per l'ennesima volta i territori facendo un regalo ai concessionari - spiega l'assessore -. Qui si vuole cancellare la svolta storica, ottenuta nel 2019 su iniziativa dell'allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, con la modifica del decreto legislativo 79 del 1999 e relativo passaggio di opere, centrali, dighe e  impianti alle Regioni".

 

"Per dare concreta applicazione a quella legge e declinarne gli effetti pratici sul territorio, la Giunta regionale ha già approvato un disegno di legge in materia, che ora è al vaglio del Consiglio e che dovrebbe diventare legge regionale entro la fine di questa legislatura".

 

"Con l’emendamento piddino si vorrebbero invece prorogare di dieci anni le concessioni già scadute agli attuali concessionari e riportare in mano allo stato la proprietà delle centrali, com’era fino al 2018, anziché agli enti territoriali come l'attuale normativa invece prevede". 

 

"Per il welfare territoriale, per le province e i cittadini veneti, significherebbe molti milioni di euro in meno che, ancora una volta, sarebbero lasciati allo stato centrale“. 

 

"Si tratta di una iniziativa vergognosa e ipocrita, soprattutto per talune realtà come il Bellunese. Il Pd si riempie la bocca di continue richieste di applicazione della legge regionale 25/2014 sul riconoscimento di particolari condizioni di autonomia alla Provincia di Belluno - conclude Bottacin - ma in questo caso, dove tale legge troverebbe massima applicazione, è proprio il Pd a chiedere di azzerarne gli effetti".



Data ultimo aggiornamento: 19 aprile 2020