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FIUME PIAVE: BACINO DI LAMINAZIONE GRAVE DI CIANO, BOTTACIN INTERPELLA IL MINISTRO COSTA, "IL GOVERNO HA ABBANDONATO IL PROGETTO?"

24 gennaio 2020

Comunicato n° 108

(AVN) Venezia, 24 gennaio 2020

 

“Ritengo doveroso rivolgermi a lei, signor Ministro, per sapere se il Governo, in merito agli interventi da realizzare lungo il bacino del fiume Piave, e in maniera specifica rispetto all’intervento delle ‘Grave di Ciano’,  abbia deciso di abbandonare il progetto. Se ci sono altre ipotesi alternative, essendo in capo al Governo ogni decisione in merito, chiedo che ci vengano esposte quanto prima”.

 

Così l’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin scrive al ministro dell’Ambiente Sergio Costa per avere chiarezza sulla realizzazione del bacino di laminazione previsto in località Grave di Ciano, in comune di Crocetta del Montello (Treviso). Un intervento previsto dal Piano stralcio per la sicurezza del medio e basso corso del Fiume Piave del 2009 e disposto dall’Autorità di Distretto Alpi orientali (organismo sottoposto al ministero dell’Ambiente), che consentirebbe di invasare circa 35 milioni di metri cubi d’acqua al fine di abbattere eventuali colmi di piena del fiume.

 

“Ciò che ci interessa è mettere in sicurezza il fiume e le popolazioni rivierasche – scrive Bottacin – Ad oggi, oltre agli  interventi manutentivi effettuati dalla Regione per circa 108 mln di euro, non è ancora stato realizzato nessun intervento in grado di abbattere i colmi di piena con rilevante efficacia nel bacino del fiume Piave, a differenza degli altri principali bacini fluviali del Veneto”.

 

Bottacin ricorda che, nonostante nel 2017 il governo Gentiloni abbia già finanziato la progettazione definitiva ed esecutiva dell’opera ‘rilevandone la priorità’, associazioni ambientaliste, amministrazioni locali e singoli cittadini continuino ad opporsi, suscitando un dibattito. anche mediatico, che “coinvolge anche autorevoli esponenti delle parti politiche che oggi sono al governo del Paese” e che – aggiunge l’assessore “quindi mi obbliga a scrivere la presente lettera”.

 

“Credo che la sicurezza idrogeologica del territorio e delle oltre 300 mila persone che abitano nel bacino e sono interessate dal rischio esondazioni sia anche la preoccupazione del Ministro – commenta Bottacin – e pertanto mi attendo una risposta chiarificatrice compatibile con le tempistiche di avvio della progettazione”.



Data ultimo aggiornamento: 24 gennaio 2020