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ULTIMA VERSIONE DEL PTRC CONSULTABILE A PALAZZO FERRO FINI. CORAZZARI: “IL TERRITORIO SI TUTELA RICONOSCENDONE IL VALORE IDENTITARIO”

11 ottobre 2019

Comunicato n° 1654

 (AVN) Venezia, 11 ottobre 2019 
 
“Valorizzare il territorio, esaltandone le peculiarità, affinché sia vissuto come una ‘risorsa collettiva’, un elemento identitario in cui ciascuno di noi si riconosce: è questo il miglior modo per tutelare il nostro Veneto”.
 
Così l’assessore regionale al territorio e all’urbanistica, Cristiano Corazzari, sintetizza il principio fondamentale, sia nei metodi che nei contenuti, sul quale si sta costruendo il nuovo PTRC, Piano Territoriale Regionale di Coordinamento, la cui ultima versione sarà disponibile nei prossimi giorni a palazzo Ferro Fini a Venezia, sede del Consiglio regionale del Veneto, dove sarà possibile visionare le principali tavole tematiche dell’elaborato esposte in grandi pannelli e dove, in orari prestabiliti, i tecnici regionali illustreranno gli argomenti e gli obiettivi del Piano stesso.
 
“Il nuovo PTRC – aggiunge l’assessore – riassumerà in un quadro organico le  politiche economiche, trasportistiche, infrastrutturali, turistiche e via dicendo, con un approccio flessibile e dinamico in considerazione della rapidità con cui si trasformano i bisogni sociali, produttivi e culturali, con l’obiettivo di promuovere una visione integrata e coerente delle scelte strategiche di governo tali da favorire processi innovativi e garantire la competitività della nostra regione su tutti i fronti”.
 
“Gran parte dell’impegnativo lavoro di programmazione svolto dalla Regione del Veneto in questi anni – conclude Corazzari – è contenuta in questo PTRC, che rappresenta un punto di svolta per quanto riguarda l’integrazione del paesaggio nella pianificazione territoriale, recuperando la dimensione d’insieme del territorio, per valorizzare non solo le aree di pregio ma anche quelle più soggette a trasformazione e a maggior degrado”.
 
“Dalle consultazioni – sottolinea Corazzari – è emersa la volontà generale di superare una concezione gerarchica fondata sull’idea del vincolo e della norma come unica modalità di tutela del territorio in favore di una processualità più aperta e dinamica, frutto di una pianificazione concertata fra tutti gli enti coinvolti, secondo criteri di flessibilità e opportunità. Si sta facendo largo, in altre parole, la convinzione diffusa che la salvaguardia ambientale e paesaggistica debba trovare risposta nell’uso dinamico del territorio, in un sistema di scelte tra loro coordinate e in equilibrio”.
 
“Affrontiamo l’ultimo tratto del percorso di formazione del Piano, condotto sino a oggi attraverso un utile e serrato confronto con tutte le componenti sociali, economiche e professionali della regione – precisa l’assessore –, che ci porterà a delineare uno scenario di sviluppo sostenibile e durevole attraverso uno strumento essenziale per il governo del territorio, che mi auguro possa essere definitivamente varato in tempi brevi, ma certamente dopo attente e conclusive discussioni e valutazioni”. 
 


Data ultimo aggiornamento: 11 ottobre 2019