La giunta regionale ha approvato oggi la manovra di assestamento del bilancio regionale. Il vicepresidente Gianluca Forcolin sottolinea che la manovra 2019 ammonta a circa 18 milioni di euro e che il lavoro collegiale ha consentito di chiuderla già al 2 luglio. Questo per poter permettere alle strutture regionali di disporre da subito delle ulteriori risorse richieste, offrendo risposte celeri ad aziende, associazioni e cittadini di tutto il Veneto.

“Anche quest’anno – evidenzia ancora Forcolin – abbiamo garantito tempi celeri nella predisposizione dei provvedimenti di bilancio, garantendo la massima efficacia amministrativa. Grazie al grande gioco di squadra, è stato possibile recuperare tutte le risorse a disposizione a beneficio dei nostri ‘azionisti’ che sono i cittadini e le aziende venete. Si è cercato così di dare risposta a tutte le esigenze rappresentate dai vari assessorati”.

Tra le poste più importanti della manovra di assestamento ancora una volta grande spazio è stato dato al sociale, attribuendo 3,6 milioni di euro per la tutela dei minori, le emergenze sociali e l’abbattimento delle barriere architettoniche. A questo si aggiunge il milione a favore delle famiglie per garantire loro i “buoni scuola”.

Come sempre è stata dedicata attenzione particolare al settore della cultura, prevedendo 300.000 euro a favore del Teatro Stabile del Veneto, mentre ulteriori 150.000 euro sono stati riconosciuti per la gestione dei Parchi naturali. Al settore dell’agricoltura andranno 340.000 euro aggiuntivi. Grande attenzione è stata data alle esigenze del mondo delle infrastrutture e della viabilità, con un’implementazione di 4.250.000 di euro.

“Una manovra – conclude Forcolin – finanziata, in parte, grazie ai risparmi segnalati e resi disponibili da parte degli assessorati, nonché dell’avanzo di amministrazione del Consiglio regionale. Mi preme inoltre evidenziare, da ultimo, quale assessore al patrimonio, l’importante contributo derivante dalla vendita dei beni immobili, secondo quanto previsto dal piano delle alienazioni del patrimonio regionale fortemente voluto dal Presidente Zaia”.