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REFERENDUM SU BELLUNO. ASSESSORE VENETO A DE MENECH: ORMAI SEMBRI UN DISCO ROTTO

07 settembre 2017

Comunicato n° 1213

 (AVN) – Venezia, 7 settembre 2017
 
“Ormai De Menech sembra un disco rotto, continua a ripetere sempre le stesse cose. Vien da pensare che probabilmente lo fa più per convincere se stesso che gli altri, in quanto sono i numeri che lo smentiscono ampiamente”. E’ l’assessore regionale alla specificità di Belluno a replicare alle affermazioni del deputato Roger De Menech che, sbandierando la possibilità di fare il referendum sull'autonomia di Belluno su conferma per iscritto del Ministero dell'Interno, finisce per tornare sul tema della necessità di trasferire competenze, funzioni e relative risorse ora accentrate a Venezia perché a suo dire le leggi e i provvedimenti approvati - tra cui la modifica dello Statuto regionale e la legge 25 - non sono mai stati attuati dalla giunta regionale.
 
“Per l’ennesima volta spiace ricordare a De Menech – dice l’assessore - che delle 12 materie di cui è stato previsto il passaggio dalla Regione alla Provincia di Belluno, già 7 sono state trasferite. Spiace soprattutto che De Menech non faccia mai cenno al fatto che negli ultimi 5 anni la Regione ha incrementato le sue risorse a favore di Belluno da 17.171.000 euro a 38.858.000 mila euro e il governo tanto amico ha portato i suoi trasferimenti alla provincia bellunese da 27.784000 euro a zero!!”.
 
“Ciò premesso, veniamo al tema del referendum sull’autonomia di Belluno”, prosegue l’assessore veneto. “Dico a De Menech che noi siamo autenticamente autonomisti, a differenza del Pd che voleva invece eliminare la provincia di Belluno. Stia comunque sereno perché, se i documenti presentati dall’amministrazione provinciale saranno completi e con tutti i crismi, noi siamo assolutamente d’accordo ad abbinare questo referendum con quello regionale sulla maggiore autonomia del Veneto, fissato per il 22 ottobre prossimo”.
 
“Va ricordato però – puntualizza ancora l’assessore – che il referendum regionale è stato approvato con legge ed è stato impugnato dal governo a conduzione Pd, poi sbugiardato dalla Corte Costituzionale che ne ha sentenziato la legittimità. L’iter ha richiesto tre anni di tempo, mentre quello per Belluno è stato messo in piedi in tempi ristretti. Peraltro è preoccupante che De Menech dica che il governo non ne sa niente sul piano organizzativo. A questo punto De Menech dovrebbe spiegare se per il referendum su Belluno il Ministero dell’interno consentirà l’uso della tessera elettorale e dei timbri, in quanto per il referendum regionale è stato detto di no. E allora come la mettiamo?”. 
 


Data ultimo aggiornamento: 07 settembre 2017