Bruxelles, 2 settembre - Quasi mezzo millennio di storia lega il popolo ebraico a Venezia. Nell’acqua della laguna si riflette un rapporto che ha segnato nei secoli la cultura non solo italiana, ma dell’Europa intera. È questo il senso dell’allestimento itinerante “Out to sea. A reflection over 500 years 1516-2016”, che sarà presentata a Bruxelles, a pochi giorni dalle celebrazioni del Capodanno ebraico (quest’anno il 24 settembre).
Una “travelling exhibition” organizzata dalla Regione Veneto di concerto con il Museo ebraico e la Comunità ebraica di Venezia, con lo European Jewish Community Centre di Bruxelles e la European Jewish Association.

Bruxelles, “capitale d’Europa”, ferita dall’attentato al museo ebraico di pochi mesi fa, propone attraverso questo evento una riflessione profonda sulla presenza ebraica a Venezia e in Europa, per evidenziare quanto ne abbia plasmato l’identità e la cultura.
Non a caso l’esposizione ha ricevuto l’alto patrocinio del Presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso e si inserisce nella cornice del semestre italiano di presidenza dell’Unione europea.

Inaugurazione il 10 settembre, nella sede dello European Jewish Community Center, dove l’expo rimarrà fino al 19 settembre, per poi essere trasferita a Casa Veneto dal 22 al 26 settembre. L’allestimento riproporrà un viaggio virtuale in una calle veneziana, per ripercorrere, tra le altre cose, le migrazioni ebraiche verso Venezia nel corso della storia nonché il contributo del popolo ebraico nella letteratura e nelle arti, a quasi 500 anni dalla fondazione del Ghetto di Venezia.