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LAVORO. DONAZZAN PARTECIPA A VENEZIA A OFFICINA RISORSE UMANE DEGLI STATI GENERALI DEL LAVORO. “FONDAMENTALE INVESTIRE SU RUOLO DI RESPONSABILI E DIRIGENTI DELLE RISORSE UMANE”

23 ottobre 2021

Comunicato n° 1936

(AVN) – Venezia, 23 ottobre 2021

“Il ruolo dei direttori delle risorse umane è ancora più fondamentale oggi, perché fungono da consulenti nei modelli di organizzazione. Modelli che, più che mai dopo il periodo di pandemia che abbiamo vissuto, fanno la differenza in ogni realtà aziendale, anche nella pubblica amministrazione”.

Così oggi l’Assessore regionale al lavoro Elena Donazzan è intervenuta stamane a Venezia in occasione della prima edizione di Officina Risorse Umane (ORU), evento promosso da Stati Generali Mondo del Lavoro e HR Link, con la direzione scientifica di Francesco Rotondi e Roberto Degli Esposti.

Si tratta di una due giorni di confronto con otto tavoli di lavoro altamente qualificati, ciascuno dedicato ad un tema specifico, con l’obiettivo di definire delle proposte per rendere centrale il tema del capitale umano nei processi di cambiamento in atto nel mondo delle imprese e delle organizzazioni.

“Il prodotto dei lavori di questa due giorni è un’anteprima degli Stati Generali del Lavoro sulle risorse umane – ricorda l’Assessore regionale al lavoro -; ne uscirà un documento di confronto che sarà inviato direttamente al ministro Orlando a partire dalla riflessione sulle competenze e dalla formazione necessaria a chi ha il compito di dirigere le risorse umane in aziende pubbliche e private”.

Secondo l’Assessore al lavoro del Veneto, proprio il tema delle competenze professionali chiama in causa il ruolo delle Regioni.

“E’ questo il motivo per cui è molto opportuno che le Regioni partecipino a questo genere di tavoli, avendo tra i propri strumenti il Fondo Sociale Europeo sul capitale umano – sottolinea ancora Elena Donazzan -. Tradizionalmente in Veneto abbiamo sempre sostenuto che l’inserimento di figure manageriali e di consulenti nei processi di competitività delle nostre imprese, a vantaggio del territorio, dovesse essere previsto all’interno della programmazione europea”.

“Oggi dobbiamo ragionare di innovazione sociale – precisa in conclusione l’Assessore regionale al lavoro del Veneto -; è esattamente il modello di organizzazione delle persone che riguarda il welfare territoriale, il welfare aziendale, l’accompagnamento alla transizione scuola-lavoro, l’accompagnamento verso nuove competenze dentro sistemi produttivi che hanno sfide sempre più ardite. La pandemia è stata un acceleratore tecnologico e sociale, ecco perché diventa fondamentale investire non solo genericamente sul capitale umano, ma su quale ruolo chiave devono avere i responsabili e i dirigenti delle risorse umane”. 



Data ultimo aggiornamento: 23 ottobre 2021