(AVN) – Venezia, 25 ottobre 2021

L’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan è intervenuta stamane alla presentazione del progetto “Per una giusta transizione – sindacato e aziende per lo sviluppo delle competenze di lavoratori e lavoratrici” promossa da FIM CISL Metalmeccanici Veneto a Mestre.  

L’intervento dell’assessore regionale è stato dedicato al tema della “transizione ecologica e digitalizzazione: la strategia di regione del Veneto per la formazione”

“Il rapporto di collaborazione e di condivisione anche nella programmazione, tra Regione del Veneto e Cisl, è consolidato ed è sfidante rispetto alla risposta di accompagnamento di imprese e lavoratori per raggiungere gli obiettivi di una transizione giusta – ha dichiarato Elena Donazzan -. Si va dai principi condivisi sulla necessità di trasformare la nostra società e il nostro sistema, perseguendo i 17 obiettivi della sostenibilità, fino alla messa a terra pratica ed operativa, proprio con lo spirito tipico di noi veneti”.

“La transizione deve essere certamente ambientale, sociale ed economica, ma necessariamente giusta – ha sottolineato l’Assessore regionale al lavoro -. E per esserlo deve essere misurata e valutata rispetto all’impatto che ha. Un caso per tutti è la plastic tax. In termini teorici, la riduzione dell’impatto sull’ambiente è certamente un giusto obiettivo da perseguire, ma in termini realistici si penalizzano migliaia di aziende e di lavoratori e non si tiene conto che la plastica in Italia è tra i prodotti più riciclabili e sostenibili. Il risultato è che questa tassa va a penalizzare proprio le imprese italiane più green, lasciando libere di fare concorrenza a prodotti e a nazioni assolutamente inquinanti, che queste regole non hanno e non avranno”.

“Ecco perché la nostra Regione, anche nell’uso delle risorse della programmazione europea su questi temi, ascolterà molto il sistema sociale e produttivo – ha puntualizzato, concludendo Donazzan -, per accompagnare, attraverso la formazione, i lavoratori ad aggiornarsi sui temi della transizione ecologica e digitale, con i piedi ben piantati a terra, per fare in modo che le nostre imprese, grazie al proprio capitale umano, siano sempre più capaci di reggere una concorrenza molto agguerrita e non sempre corretta proprio su questi temi”.