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Data ultimo aggiornamento: 03 aprile 2012

Polizia locale Polizia locale

Bando art. 3 L.R. n. 9 del 7 maggio 2002 "Interventi regionali per la promozione della legalità e della sicurezza"

 

F.A.Q. bando L.R. 9/2002 art.3, anno 2008

 

Gli Enti Locali interessati a richiedere chiarimenti relativamente al bando 2008 sono invitati a formalizzare un quesito all'indirizzo di posta elettronica dell'U.P, con l'avvertenza che le risposte, alle domande più frequenti, saranno fornite e pubblicate attraverso questa pagina (le risposte sono in fondo alla pagina!).

ATTENZIONE: LE DOMANDE DOVRANNO ESSERE INOLTRATE ENTRO E NON OLTRE LE ORE 12,00 DEL GIORNO 8 AGOSTO 2008; TERMINE OLTRE IL QUALE NON SARA' FORNITA RISPOSTA.

 

Domanda n.1

Gli Enti locali che intendono associarsi per presentare domanda ai sensi del bando sulla L.R. n.9/2002 art.3 per l’anno 2008, devono prevedere una durata minima quinquennale della forma associativa?

Domanda n. 2

Gli Enti che si associano in convenzione quinquennale, pur privilegiando la massima estensione territoriale, debbono necessariamente essere confinanti e appartenere ad ambiti di zonizzazione uguali?

Domanda n. 3

Una Unione già formata può convenzionarsi con altri Comuni?

Domanda n. 4

Per partecipare a un progetto che contiene azioni a titolo di spesa mista, l'Unione convenzionata con altri comuni, deve deliberare in consiglio come Unione o debbono farlo i singoli comuni.

Domanda n. 5

Nel caso di progetti presentati da Comunità Montane, il bando richiede che, "ove non già previsto dallo Statuto in termini di delega generale per l'esercizio di tutte le funzioni attinenti alla polizia locale, venga adottata una delibera di delega da parte dei singoli Enti aderenti".Tale delega riguarda l'attuazione del progetto specifico per il quale si richiede il finanziamento, oppure deve trattarsi di una delega di funzioni attinenti la polizia locale?

Domanda n. 6

Gli Enti locali che intendono presentare un progetto che è finalizzato al perseguimento di più obiettivi strategici individuati dalla Regione, devono per forza sceglierne uno o possono indicarli tutti?

Domanda n. 7

Nel testo del bando è scritto che possono inoltrare domanda di cofinanziamento i : “Comuni singoli definiti ‘a prevalente economia turistica’ individuati ai sensi della L.R. n.62/’99” senza limiti di popolazione”, in questa categoria possono rientrare anche le “città d’arte”? Se sì dove si trova l’elenco delle città d’arte riconosciute che possono eventualmente inoltrare la domanda?

Domanda n. 8

E’ possibile trovare i file in formato word degli allegati al Bando 2008 LR 9/02 e le guide tecniche utili alla redazione dei progetti e- se si - qual è il percorso per accedervi?

Domanda n. 9

È ammesso l’inoltro di domanda di cofinanziamento per il tramite di un capofila di Comuni - appartenenti al medesimo comparto territoriale del piano di zonizzazione - che si convenzioneranno ai sensi dell’art. 30 del Testo Unico degli Enti Locali (D.Lgs. 267/2000) successivamente alla presentazione del progetto?
Qualora la richiesta di finanziamento sia ammissibile, quale documentazione deve essere allegata alla domanda oltre allo schema di progetto ed alle delibere di ogni singolo Comune?

Domanda n. 10

Nella risposta n. 9 si ammette la presentazione di “un progetto che prevede anche l’estensione (territoriale e organizzativa) ad altri Enti locali contermini”. Per Enti locali contermini si intendono gli enti che confinano direttamente con il Comune o altro ente legittimato ai sensi del bando a presentare il progetto o l’espressione “contermine” assume un’accezione più ampia che può includere per esempio un comparto territoriale del piano di zonizzazione?

Domanda n. 11

Nella risposta n. 9 si ammette la presentazione  di “un progetto che prevede anche l’estensione (territoriale e organizzativa) ad altri Enti locali contermini”, precisando che questa ipotesi “va documentata allegando la documentazione probatoria degli accordi intercorsi, utile e necessaria ai fini della valutazione del relativo indicatore di qualità….”.
1) Quale documentazione probatoria verrà ritenuta ammissibile (es. protocollo d’intesa tra gli enti interessati, delibere dei singoli enti che approvano il progetto, lettera d’intenti a firma del legale rappresentante aderente al progetto, ecc.)?
2) Anche ai fini della valutazione di qualità, quali sono i contenuti minimi  che deve contenere la documentazione probatoria degli accordi intercorsi, con particolare riferimento agli aspetti relativi ai rapporti finanziari?
3) Qualora il progetto venga eventualmente finanziato, gli impegni di spesa devono essere assunti  esclusivamente dall’ente legittimato a inoltrare la domanda o possono essere assunti anche direttamente dai singoli enti a cui è esteso il progetto?

Domanda n. 12

Considerato quanto indicato nei requisiti di ammissibilità previsti dal bando, sussiste o meno la possibilità di finanziamento di progetti che possano ricondursi ad azioni o progetti già finanziati dalla Regione in precedenza ? (es. ampliamento rete videosorveglianza con realizzazione di nuovi punti).

Domanda n. 13

Per il bando 2008 sono previste azioni solo tra gli obiettivi strategici elencati, oppure possono essere presentati progetti che rientrano negli ambiti tematici previsti dall'art. 3 della L.R. 9/2002?

Domanda n. 14

Nell'ambito delle azioni riguardanti il primo obiettivo strategico, possono essere contemplate anche attività non strettamente di sorveglianza, come mappatura di punti a rischio, interventi di educativa di comunità e/o di strada rivolta al contenimento delle situazioni a rischio per adolescenti/giovani (es. uso di droghe/alcol, bullismo, microcriminalità), compresi interventi rivolti ai genitori?

Domanda n. 15

Nell'ambito delle azioni riguardanti il secondo obiettivo strategico, possono essere realizzate anche azioni di prevenzione dell'uso di alcol?

Domanda n. 16

In relazione al punteggio che verrà attribuito ai singoli indicatori di qualità, è possibile essere a conoscenza della scala di punti predeterminata e se esiste già un criterio di valutazione come nei precedenti bandi?

Domanda n. 17

Il bando prevede che sia garantita in capo all'Ente proponente la gestione unitaria delle procedure amministrative necessarie per l'acquisizione delle risorse. Alla risposta n. 11 è già stato indicato che gli impegni di spesa debbono essere effettuati dall'Ente proponente quanto meno laddove si tratti di attivare gare o appalti.
Ciò premesso, qualora il progetto sia presentato da un Comune singolo ed esteso ad altri Enti Locali (Comuni) e preveda azioni che comportano spese per personale dipendente (turni in straordinario e/o assunzioni a tempo determinato/indeterminato), si chiede se sia ammesso che ciascun Comune assuma direttamente gli impegni di spesa per il proprio personale dipendente coinvolto nel progetto?
Resta inteso che l'Ente proponente garantirà la gestione complessiva del progetto e la rendicontazione unitaria di tutte le spese sostenute.

Domanda n. 18

Questo Ente, facente parte di una convenzione di Comuni, con popolazione superiore a 15000 abitanti, costituita per la gestione del servizio di polizia municipale, ha recentemente approvato un progetto esecutivo di videosorveglianza dell'importo complessivo di spesa di €(omissis).

Gli interventi previsti riguardano solamente il territorio di questo Comune, se si esclude il collegamento video con il Comune ove ha sede il Comando di polizia municipale.

Si chiede:

a)se ci sono i requisiti per poter ottenere un contributo;

b)se il progetto deve essere approvato, con delibera di Giunta,  da tutti gli enti facenti parte della convenzione;

c)se la domanda deve essere presentata dal Comune capofila.

Domanda n. 19

Nell'ambito di un progetto i cui obiettivi strategici perseguiti siano il primo e il quarto (essendo l'ente proponente un'Unione di Comuni), e che prevede, tra le altre cose, pattugliamenti volti a potenziare la vigilanza locale e di quartiere, può essere contemplata anche l'acquisizione e la messa in opera di un sistema di videosorveglianza?

Domanda n. 20

Al punto 3) "Requisiti di ammissibilità" dell'Allegato A) del bando, viene precisato quale requisito indispensabile la partecipazione al progetto da parte di tutti gli Enti che fanno parte della forma associativa in qualunque forma essa sia costituita.

Premesso che il Comune di (omissis) ha in essere una convenzione per il servizio associato di Polizia Locale con i Comuni di (omissis) e che con riferimento al progetto che si intende presentare, il solo Comune di (omissis) è intenzionato a parteciparvi, si chiede se in tal caso, i rimanenti due Comuni, pur approvando anch'essi il progetto con atti deliberativi, possono essere esclusi dal quadro economico riferito alle spese di progetto da sostenere e se ciò, non si ponga in contrasto con il requisito di ammissibilità al contributo così come stabilito dal punto 3) sopra richiamato.

Domanda n. 21

Gradirei sapere se, in qualità di Consorzio di Polizia Locale, costituito da n.(omissis) Comuni,  é possibile perseguire, oltre all'obiettivo n.4 richiesto a tutte le forme associative , altri  due degli obiettivi strategici indicati dalla Regione.

 Nello specifico:

vorremmo perseguire i seguenti obiettivi:

1°. primo obiettivo strategico: mediante la richiesta di contributi per potenziare la vigilanza urbana e di quartiere ;

2°: terzo obiettivo strategico: installazione strumentazioni di videosorveglianza.

Ci si permette di sottolineare che questo Consorzio é piuttosto vasto e gli interventi utili per elevare gli standard di sicurezza urbana si indirizzano su diversi fronti.

Domanda n. 22

I lavori di ristrutturazione, di adeguamento tecnologico e di allestimento dell'edifico da adibire a sede per la Polizia Locale, possono rientrare nelle spese di investimento previste dalla DGR 1429 del 06/06/2008?

Domanda n. 23

Per quanto riguarda lo schema di domanda, si chiede di confermare se debba essere fornito l’elenco dei comuni anche in caso di progetto presentato da comune singolo ed esteso ad altri EE.LL. in forma associativa non istituzionalizzata.

Domanda n. 24

Si chiede di confermare se l’obiettivo strategico d) “Stabilizzazione ed estensione territoriale ottimale dei servizi associati di polizia locale” vada perseguito obbligatoriamente anche in caso di  progetto presentato da comune singolo ed esteso ad altri EE.LL. in forma associativa non istituzionalizzata.

Domanda n. 25

Con riferimento allo schema di progetto, si chiede di confermare se in caso di progetto presentato da comune singolo ed esteso ad altri EE.LL. in forma associativa non istituzionalizzata è sufficiente compilare la sezione 6 “Iniziative di allargamento stabile della base operativa e territoriale agli enti locali limitrofi” tralasciando quindi la sezione 5 “Grado di stabilità della forma associativa”.

Domanda n. 26

Si chiede se sia ammissibile la domanda presentata da un ente capofila di una forma associativa tra Comuni, costituita nella forma dell'accordo di programma, sottoscritto ai sensi dell'art.34 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267 e s.m.i. e se in tal caso sia sufficiente allegare all'istanza (oltre agli altri documenti prescritti) l'accordo sottoscritto dai Sindaci oppure se occorra che l'accordo risulti anche già pubblicato sul BUR del Veneto prima della scadenza per presentare la domanda.

______________________________

Risposta n. 1

La durata quinquennale della forma associativa è requisito di ammissibilità per gli Enti già associati che intendono in tale forma presentare la domanda.

Altra questione è se l’Ente proponente – che può essere anche un Comune singolo avente i requisiti di popolazione richiesti – intende presentare domanda per un progetto che prevede la associazione con altri Enti locali contermini nel corso dell’attuazione del progetto stesso, anche in ottemperanza alle indicazioni regionali in materia di zonizzazione e in via sperimentale: in questo caso non sussiste un obbligo espresso di associarsi per un termine temporale prefissato, ma ciò sarà comunque oggetto di valutazione sulla base del corrispondente indicatore di qualità definito come “possibilità di allargamento stabile della base operativa e territoriale agli Enti limitrofi” (Paragrafo IV punto 12 dei criteri).

Risposta n. 2

Ai fini dell’ammissibilità al bando non è indispensabile che gli Enti associati siano confinanti e appartengano ad un medesimo ambito di zonizzazione.

Tali requisiti saranno peraltro oggetto di specifica valutazione e attribuzione del punteggio con riferimento agli indicatori di qualità allo scopo previsti dal bando (e precisamente quelli indicati nella IV macro-area); solo in quel contesto i valutatori decideranno il grado di rilevanza da attribuire alle caratteristiche territoriali della forma associativa prescelta.

Risposta n. 3

Ai fini dell’ammissibilità al bando gli Enti legittimati a presentare domanda sono, in via esclusiva, quelli indicati al Paragrafo II dei criteri del bando: le convenzioni, in particolare, sono previste solo fra i Comuni (nello specifico i Comuni interessati ad associarsi con l’Unione per presentare la domanda potrebbero “confluire” nell’Unione stessa, in quanto Ente proponente, trasferendo a questa le relative funzioni).

E’ peraltro possibile che gli Enti proponenti legittimati presentino un progetto che preveda anche l’estensione associativa ad altri Enti locali, da realizzarsi in corso di vigenza del progetto stesso, anche in via sperimentale e in parziale o totale adeguamento al piano di zonizzazione regionale: in questo caso sono ammesse anche le convenzioni fra Enti locali diversi dai Comuni e con forme e durata diverse da quelle previste ai fini dell’ammissibilità. Ciò sarà in ogni caso oggetto di valutazione in sede di esame dei relativi indicatori di qualità (in particolare previsti nell’ambito della IV macro –area)

Risposta n. 4

Ai fini dell’ammissibilità della domanda, il progetto deve essere approvato dagli organi esecutivi (Giunte) di ciascun Comune convenzionato (si rinvia alle precedenti risposte circa l’ammissibilità della convenzione fra Enti diversi dai Comuni)

Risposta n. 5

La delega alla Comunità Montana può essere limitata anche allo specifico progetto per il quale è richiesto il finanziamento; allo scopo sarebbe opportuno che la stessa fosse espressamente incaricata della redazione, approvazione e presentazione del progetto e della domanda di cofinanziamento, nonché della gestione e coordinamento di tutte le azioni previste e conseguenti all’attuazione del progetto stesso, avendone a mente anche gli effetti “a lungo termine”; ciò ai fini anche della scelta della durata temporale della delega in parola.

Non va tuttavia sottaciuta la possibile coincidenza degli ambiti territoriali delle Comunità Montane con quelli previsti dalla zonizzazione proposta dalla Giunta regionale , ove approvata in via definitiva: in tal senso la C.M. potrebbe essere considerata una forma associativa privilegiata per l’adeguamento alle direttive regionali in materia per il rispettivo ambito di riferimento, prevedendo la delega a suo favore di tutte le funzioni previste in materia di polizia locale.

Risposta n. 6

Il bando prevede che gli Enti locali scelgano un obiettivo strategico, scelto fra quelli proposti dalla regione, oppure un obiettivo specifico scelto da essi stessi.
Unica eccezione, espressamente consentita dal bando stesso, è l’obiettivo strategico individuato sub lettera d) del Paragrafo 1 (“Stabilizzazione ed estensione territoriale ottimale e dei servizi associati di polizia locale”), obbligatorio per le forme associative, il quale può essere scelto come obiettivo a sè stante o aggiuntivo ad un altro obiettivo.

Risposta n. 7

La previsione del bando è tassativa; pertanto ai fini dell’ammissibilità delle Città d’arte, definite tali dalla stessa L.R. n.62/’99, valgono i requisiti di popolazione previsti per i Comuni singoli.
L’elenco dei Comuni definiti “a prevalente economia turistica” o “ Città d’Arte” è reperibile nel sito istituzionale della Direzione Commercio > Orari di apertura, oppure accedendo alla pagina dedicata cliccando qui.

Risposta n. 8

La modulistica per la presentazione della domanda e per la redazione dei progetti è disponibile anche in formato doc (word) nel sito istituzionale dell’U.P.Sicurezza Urbana e Polizia locale, nel quale è possibile visualizzare anche le guide tecniche utili per la redazione dei progetti.

Per accedervi bisogna selezionare la voce Contributi >Bandi e Graduatorie, oppure cliccare qui.

Risposta n. 9

I requisiti richiesti per la presentazione della domanda, ai fini della sua ammissibilità, sono quelli tassativamente previsti al Paragrafo II dei criteri del bando (nello specifico, quelli previsti ai punti 1 e 3 del citato Paragrafo).
Pertanto le convenzioni sono ammesse solo se:
- composte da Comuni
- hanno una popolazione complessiva di almeno 15.000 abitanti
- hanno durata non inferiore a cinque anni (con decorrenza dalla data indicata nella convenzione stessa)
- i Comuni vi hanno aderito (cioè, sottoscritto la convenzione) in data non successiva a quella di presentazione della domanda
Come già detto nella risposta ai quesiti n. 1 e n. 3, altra questione è se uno o più Enti locali, comunque legittimati ai sensi del bando, intendono presentare un progetto che prevede anche l’estensione (territoriale e organizzativa) ad altri Enti locali contermini: questa ipotesi è ammissibile e va documentata allegando la documentazione probatoria degli accordi intercorsi, utile e necessaria ai fini della valutazione del relativo indicatore di qualità, così come previsto anche al Paragrafo IV, punto 12 dei criteri del bando.

Risposta n. 10

L’aggettivo “contermine” è usato nella lingua italiana per indicare ambiti territoriali confinanti tra loro.
Nello specifico, il bando fa espresso riferimento agli “Enti locali limitrofi” (ossia, contermini) nella descrizione del relativo indicatore di qualità, di cui al punto 12 del Paragrafo IV dei criteri, laddove è prevista la possibilità di allargamento stabile della loro base operativa e territoriale, da attuarsi appunto con le azioni progettuali.
Ciò significa che la formula aggregativa privilegiata dal bando – nel caso che questa fosse da realizzarsi con il progetto, ma anche nel caso di Enti che si presentino già associati (in quest’ultima ipotesi sarà preso in considerazione l’indicatore di qualità n.11) – è quella che prevede l’estensione agli Enti locali confinanti, ma nulla vieta che anche l’associazione con Enti locali non confinanti possa essere valutata positivamente, se ciò concorre – anche in via sperimentale – al disegno programmatico voluto dalla Giunta con il piano di zonizzazione, ove approvato in via definitiva.

Risposta n. 11

Quanto al punto 1 della domanda, le ipotesi prospettate appaiono parimenti ammissibili; a questo proposito appare ragionevole pensare che i valutatori esprimeranno il proprio giudizio tenendo conto della natura specifica dei singoli accordi e della relativa documentazione presentata, poiché è solo su quella base che può essere dato il giusto peso alla volontà associativa espressa in questa fase dalle singole Amministrazioni.
Quanto sopra in risposta anche alla domanda n.2: è infatti di tutta evidenza che quanto più cogenti e puntuali sono le decisioni formalmente assunte dalle singole Amministrazioni che intendono associarsi, tanto più sarà valutato positivamente il relativo indicatore di qualità; il problema semmai è maggiore per gli Enti proponenti, i quali devono fare molta attenzione a garantirsi la fattibilità dell’intento associativo espresso, anche perché l’eventuale fallimento potrebbe compromettere il progetto e, quindi, l’entità del cofinanziamento regionale eventualmente assegnato.
Quanto al terzo quesito, il bando prevede (alla Sezione 14 della Guida alla compilazione, riportata in calce alo schema di progetto) che sia garantita la gestione unitaria in capo all’Ente proponente delle procedure amministrative necessarie per l’acquisizione delle risorse: ciò significa che anche gli impegni di spesa debbono essere effettuati dall’Ente proponente per conto degli Enti associati, quanto meno laddove si tratti di attivare gare o appalti per l’acquisizione di risorse che debbono essere rese disponibili a tutti gli Enti associati per le finalità di progetto.

Risposta n. 12

Il punto 3 del Paragrafo II dei criteri del bando (“Requisiti di ammissibilità”) non esclude la possibilità di ammettere a finanziamento progetti che comportino la prosecuzione di azioni già finanziate nei bandi precedenti, ma vieta solo il cumulo di finanziamenti regionali per le medesime azioni progettuali.
E’ chiaro tuttavia che, nel caso di un progetto che riprende azioni già attivate in precedenza avvalendosi del finanziamento regionale ai sensi della L.R. n.9/2002, ciò sarà adeguatamente considerato in sede di valutazione del progetto stesso, attraverso il relativo indicatore di qualità riportato al punto 1 del Paragrafo IV: “innovatività del progetto” (al proposito si ricorda che tale indicatore rientra fra quelli che hanno un peso pari a 1,5).

Risposta n. 13

Ai sensi del Paragrafo I dei criteri del bando, è data facoltà agli Enti proponenti di scegliere fra un obiettivo strategico proposto dalla Regione (fra quelli indicati alle lettre a, b, c, d) o un obiettivo specifico da essi stessi individuato; quest’ultimo non può che rientrare negli ambiti previsti – in via prioritaria- dall’art.3 della L.R. 9/2002.
Al proposito si osservi che l’elencazione fornita dall’art.3 della L.R. 9/2002 descrive unicamente le finalità generali perseguite dalla legge stessa, all’interno delle quali trovano perfetta collocazione sia gli obiettivi strategici individuati e declinati dalla Regione, sia eventuali altri obiettivi specifici; ciò che di fatto porta a distinguere gli uni dagli altri è, da un lato, la presenza di un dato formale (la scelta dell’obiettivo espressamente indicata nella modulistica) e, dall’altro, il riscontro di un dato di natura sostanziale sotto il profilo delle azioni mirate, previste per il loro raggiungimento.

Risposta n. 14

Premesso che il bando riserva il diritto di precedenza ai progetti che perseguono il primo obiettivo strategico, è importante che le azioni previste nel progetto siano chiaramente riconducibili alla descrizione dell’obiettivo stesso, così come declinato dal bando, onde evitare il rischio di falsare la redazione della graduatoria finale.
In questo senso, le azioni rivolte al perseguimento del primo obiettivo strategico devono attenersi il più strettamente possibile a quanto ivi previsto, ossia “potenziare la vigilanza locale e di quartiere sulla base di appositi programmi di controllo del territorio pensati in funzione delle specifiche criticità locali, da attuare anche in collaborazione con Soggetti pubblici o privati nei limiti delle rispettive competenze”.
In questa ottica, è peraltro certamente possibile e, anzi, auspicabile che l’attività di programmazione dei controlli (che devono comunque essere effettuati mediante azioni di vigilanza sul territorio) venga effettuata sulla scorta della mappatura dei punti a rischio, tenuto conto delle specifiche criticità presenti sul territorio; eventuali “azioni collaterali” al pattugliamento vero e proprio potrebbero anche essere ammissibili, ma solo in via accessoria ai controlli stessi.

Risposta n. 15

Gli interventi di Polizia locale finalizzati alla sicurezza stradale possono senza dubbio comprendere azioni preventive anche contro l’abuso di alcol, essendo questa una delle principali cause di incidente, così come suggerito anche dal bando e dalla Guida tecnica appositamente approntata e resa disponibile nel sito istituzionale della Regione.

Risposta n. 16

La scala di punti prevista dal bando per la valutazione dei progetti non può essere preventivamente conosciuta, essendo decisa dai valutatori. In ogni caso l’ampiezza della scala è uguale per tutti e comprende anche lo zero.
I criteri di valutazione sono quelli individuati dal bando, al Paragrafo IV: in relazione a ciascun indicatore di qualità significativo i valutatori attribuiranno un punteggio, nell’ambito della scala predeterminata, valutando nel merito il progetto.

Risposta n. 17

Le spese per il personale che risulta alle dipendenze dei singoli Enti locali associati in convenzione o altra forma associativa non “istituzionalizzata” possono essere concretamente effettuate dagli stessi, mantenendo in capo all’Ente capofila il coordinamento organizzativo e la gestione complessiva del progetto.

Risposta n. 18

Circa il quesito sub a), si ricorda che, ai sensi di quanto previsto al Paragrafo II punto 2 del bando (Documentazione obbligatoria), la delibera che approva lo schema di progetto deve essere adottata in data non anteriore a quella di pubblicazione del bando sul B.U.R.

Nello specifico, parrebbe che le azioni progettuali che qui interessano (ossia, il sistema di videosorveglianza) siano state già formalmente approvate e attivate in data anteriore a quella indicata dal bando; si tratta perciò di verificare e valutare se – in concreto - lo schema di progetto finalizzato alla presentazione della domanda di contributo contenga unicamente dette azioni oppure una “estensione “ delle stesse ad altri Comuni convenzionati.

In effetti, solo in quest’ultima ipotesi il progetto risulterebbe perfettamente in linea con i criteri del bando, anche perché, ai sensi del Paragrafo VII del bando stesso “ saranno ritenute ammissibili solo le spese effettuate nell’ambito delle previsioni del progetto ammesso a cofinanziamenti, il cui impegno di spesa non sia antecedente alla data di adozione della deliberazione dell’Organo competente che approva il progetto presentato (…)”. Quanto ai quesiti sub b) e c), ai sensi del sopra citato Paragrafo II del bando, ciascun Comune convenzionato è tenuto ad approvare il medesimo schema di progetto e la domanda deve essere presentata per il tramite del Comune capofila di convenzione.

Risposta n. 19

La problematica sollevata appare del tutto analoga a quella esposta nel quesito n. 14, alla cui risposta si fa espresso rinvio.

Risposta n. 20

Ai sensi del Paragrafo II punto 3 del bando, tutti gli Enti locali che fanno parte di una forma associativa devono “partecipare al progetto”, pena l’inammissibilità della domanda.

La partecipazione al progetto va, in effetti, riscontrata non solo sulla base della formale approvazione del progetto stesso da parte degli Enti associati in convenzione, ma anche e soprattutto della concreta volontà di aderire e condividere le “azioni progettuali” pensate a beneficio di tutti gli Enti associati e finalizzate al perseguimento dell’obiettivo comune.

Sotto questo profilo, anche il riparto delle spese rientra nella espressione della comune “volontà partecipativa” al progetto, anche se l’effettivo accollo della spesa potrebbe essere deciso – di comune accordo - in modo differenziato per i singoli Enti associati nel progetto.

Risposta n. 21

La problematica sollevata appare analoga a quella esposta nei quesiti n.6 e n.14, alla cui risposte si fa espresso rinvio, significando in particolare che:

L’obiettivo strategico prescelto deve essere unico, salvo la possibilità (e, anzi, l’obbligo) di aggiungervi l’ulteriore obiettivo strategico sub d), valevole per le sole forme associative;
La “precedenza” riconosciuta al primo obiettivo strategico costituisce un vincolo per la scelta delle azioni conseguenti, le quali devono essere strettamente coerenti con l’obiettivo stesso, così come declinato dal bando. Ciò vale anche nel caso di Forma associativa che  - in quanto tale – è comunque tenuta a perseguire la propria “stabilizzazione” ed ”estensione territoriale ottimale”, poiché anche questi aspetti dovranno – in via prioritaria - essere inquadrati nell’ottica delle azioni progettuali pensate in funzione del (primo) obiettivo strategico prescelto.

Risposta n. 22

Ai sensi di quanto espressamente previsto nella Sezione 4 della “Guida alla compilazione” riportata in calce allo schema di progetto, non sono ammissibili, fra l’altro, le spese per:
- acquisto di arredi delle sale operative (mobili, condizionatori, fotocopiatrici, postazioni d’ufficio, ecc. Sono viceversa ammesse spese per l’acquisto di casseforti o altre dotazioni tecnologiche e strumentali strettamente necessarie e connesse alla realizzazione del progetto)
- acquisto, adattamento o ristrutturazione di immobili

Risposta n. 23

Il modulo di domanda e lo schema di progetto sono strutturati per indicare analiticamente gli Enti già associati e che partecipano obbligatoriamente al progetto.
Nel caso di Comune singolo legittimato, che presenti la domanda da solo ma con la prospettiva di associarsi in corso di realizzazione del progetto, l’indicazione dei Comuni che si aggregheranno può essere riportata, in particolare, nei quadri 2 e 6 dello schema di progetto, mentre il quadro 5 – valevole per gli Enti locali che si presentano già associati – potrebbe fornire lo spunto per spiegare, anche mediante la documentazione probatoria o altra relazione allegata, il grado di stabilità che si intende perseguire con l’associazione di prossima costituzione.

Risposta n. 24

L’obiettivo d) è obbligatorio solo per gli Enti locali che si presentano già associati.
Qualora l’associazione si realizzi durante e mediante l’attuazione del progetto, ciò sarà oggetto di specifica valutazione in virtù degli indicatori di qualità pertinenti (che risultano essere in particolare quelli indicati i punti 11 e 12 del Paragrafo IV dei criteri).

Risposta n. 25

La Sezione 5 è pensata per le Forme associative già esistenti e, dunque, non deve essre compilata se il proponente è Comune singolo, fatto salvo quanto indicato nella risposta al quesito n.23, al quale si rinvia.

Risposta n. 26

Nel caso di accordo di programma valgono le regole fissate per le convenzioni e, più in generale, per le altre Forme associative, ossia:
- La durata almeno quinquennale dell’accordo
- L’avvenuta adesione (ossia la sottoscrizione dell’atto costituivo dell’accordo) in data non successiva a quella di presentazione della domanda
- Il numero minimo di abitanti richiesto (nello specifico, 15.000)

Nello specifico si osserva che la sottoscrizione dell’accordo di programma, formalmente approvato dalle Amministrazioni coinvolte, rientra nella fase costituiva dell’accordo stesso ed è immediatamente efficace per le parti, creando a loro carico delle vere e proprie obbligazioni.
La sua pubblicazione sul B.U.R. – prevista dal T.U.E.L.- è peraltro indispensabile per estenderne la validità erga omnes .
Ai fini dell’ammissibilità al bando, risulta pertanto sufficiente che l’accordo sia stato sottoscritto da tutti i Soggetti coinvolti, salvo fornire successiva dimostrazione dell’avvenuta pubblicazione di rito



Data ultimo aggiornamento: 08 maggio 2012

Polizia Locale e Sicurezza Urbana

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Vivere sicuri nelle città e nel territorio