Newsletter giugno 2012

 

Dedichiamo questa newsletter al tema del lavoro, in particolare all’occupazione femminile in questo contesto sociale ed economico fragile generato dalla crisi. Le donne restano sempre tra i soggetti più deboli, che rischiano di pagare di più la difficile congiuntura economica. Per questo occorre tenere desta l’attenzione più che mai e potenziare le politiche e gli interventi a loro tutela.

Per indagare la situazione lavorativa delle donne in Veneto la Commissione regionale Pari opportunità ha promosso un rapporto, condotto da Veneto Lavoro, che non intende solo dare una fotografia della realtà, ma anche proporre azioni e linee di intervento concrete ai diversi attori istituzionali , con l’obiettivo di evitare che la contrazione della domanda di lavoro, dovuta alla crisi, penalizzi le donne.

Anche a livello nazionale c’è fermento intorno ai temi, sia sul fronte della lotta al fenomeno della disoccupazione sia su quello del sostegno alla imprenditoria femminile. Resta acceso il dibattito intorno alla realizzazione delle pari opportunità in ambito lavorativo, nonché alla conciliazione tra lavoro e famiglia, spesso ancora difficile per una donna.


Simonetta Tregnago, presidente Commissione regionale Pari Opportunità


IN EVIDENZA

Una fotografia dell’occupazione femminile veneta nel triennio di crisi economica
Sarà presentato venerdì 29 giugno, dalle ore 10.30 alle 13, presso la sala Conferenze del palazzo Grandi Stazioni di Venezia (Cannaregio 23) il rapporto “Il lavoro delle donne in tempo di crisi nella regione Veneto”, promosso dalla Commissione regionale Pari opportunità e condotto da Veneto Lavoro. La tavola rotonda vuole essere un confronto a più voci tra i diversi attori istituzionali e sociali regionali, per ipotizzare insieme linee di intervento possibili a sostegno dell’occupazione femminile, affinché le donne non siano penalizzate dalla contrazione di domanda di lavoro generata dalla crisi. Ad aprire la mattinata di lavori Simonetta Tregnago, presidente della Commissione regionale Pari opportunità, a cui seguiranno gli interventi dei ricercatori di Veneto Lavoro Maurizio Rasera e Maurizio Gambuzza. Porterà il suo fondamentale contributo all’incontro la consigliera nazionale di parità Alessandra Servidori; di seguito le testimonianze di Paola Menon, coordinatrice dei Comitati per l’imprenditoria femminile del Veneto e Lorenza Leonardi, segretaria dell’Unione sindacale territoriale Cisl di Vicenza. Dopo un momento di dibattito, le conclusioni di Marialuisa Coppola, assessore ai Diritti umani e alle Politiche di genere della Regione Veneto.
Se è vero che la crisi ha inizialmente colpito più pesantemente i settori manifatturieri, e che per questo ne sono stati coinvolti in numero maggiore i lavoratori di genere maschile, non bisogna dall’altro lato dimenticare i suoi effetti successivi sull’intero mercato occupazionale e soprattutto sulle fasce più deboli tra cui le donne: a rischio in particolare le lavoratrici a minore professionalità e scolarizzazione o impiegate in attività più fragili e in aziende poco strutturate, e dietro l’angolo l’aumento della disoccupazione per le donne con figli piccoli o in età fertile, oppure in età matura e con percorsi lavorativi discontinui alle spalle.
Partendo da un’analisi effettuata con un’ottica di genere dell’andamento dei principali indicatori del mercato del lavoro nel triennio 2008-2010, la ricerca misura l’impatto dei differenti strumenti messi in campo per fronteggiare le difficoltà occupazionali generate dalla crisi economica.
 

ALTRE NEWS

Ottavo posto per l’Italia tra i Paesi G20 in tema di pari opportunità
Una ricerca della Thomson Reuters Foundation ha messo in luce la situazione delle donne nell’ambito familiare e professionale nei Paesi del G20 (in vista del prossimo summit in Messico). L’Italia si classifica all’ottavo posto e tra le criticità per il nostro Paese prevalgono l’accesso al lavoro (salari più bassi per le donne e scarso accesso ai ruoli manageriali), gli abusi (oltre 1 milione 200mila donne nel 2009 vittime di molestie sessuali al lavoro), le diseguaglianze in famiglia (3 ore di lavoro domestico in più rispetto agli uomini) e un preoccupante incremento dei femminicidi.
A guidare la classifica dei migliori Paesi per le donne sono Canada, Germania e Gran Bretagna; a chiuderla invece Indonesia, Arabia Saudita e India.

Sottoscritta la Carta per le Pari opportunità e l’uguaglianza sul lavoro
È stata sottoscritta il 12 giugno scorso dal ministro Fornero e dal Commissario straordinario Inail De Felice la Carta per le Pari opportunità e l’uguaglianza sul lavoro che introduce nuove e buone prassi sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e la progressione di carriera a disposizione di tutti gli operatori del mercato. Essa comporta, ad esempio, nuovi percorsi per l’apprendistato, contratti di inserimento, nuovi congedi parentali, voucher per la conciliazione,…: tutti strumenti per affermare i diritti e contrastare le discriminazioni.
La Carta, giudicata dalla Commissione europea come la migliore dal punto di vista strutturale, strategico e operativo, prevede una governance dei gruppi regionali e un monitoraggio sistematico a livello nazionale delle prassi applicate dalle aziende.

Istat: disoccupato il 23% delle laureate
Un disegno poco incoraggiante emerge dai dati Istat: per le giovani laureate nel 2007 si riscontra un gap occupazionale, rispetto ai maschi, dell’8%. La disoccupazione femminile nel 2011 si attesta al 23% contro il 14,8% di quella maschile con riferimento alle lauree triennali e del 18% contro il 10,2% per le specialistiche o a ciclo unico. E ancora, sempre rispetto ai colleghi, le ragazze toccano percentuali più elevate nei lavori occasionali (10,5% donne contro 7,2% uomini con triennale e 11,5 donne e 7,6% uomini con lauree a ciclo unico o specialistiche) e nei lavori a termine (32,2% contro 26,4% e 29,2% contro 18,4%), mentre sono scarsamente occupate a tempo indeterminato (quasi 48% per le lauree triennali e circa il 43% per quelle a ciclo unico o specialistiche biennali contro circa il 51% maschile in entrambe le classi di laurea).

Gap salariale per le donne italiane rispetto ai colleghi uomini
In Commissione lavoro del Senato il Governo Monti si è impegnato ad adoperarsi affinché entro il 2016 non persista più disparità di stipendio tra donna e uomo (a parità di ruolo), in quanto di ostacolo alla ripresa economica. Una situazione, quella italiana, ancora più preoccupante dato il tasso di disoccupazione, in particolare quella giovanile, tra i più alti d’Europa. Il documento che ratifica l’impegno prevede che il Governo definisca e programmi entro un anno dall’approvazione del disegno di legge, in collaborazione con le parti sociali, misure concrete per superare il gap retributivo da qui a fine 2016. Di fatto, nonostante le donne raggiungano risultati migliori sia a scuola che all’università e nel mondo del lavoro siano più produttive, percepiscono mediamente uno stipendio del 16,4% inferiore rispetto a un uomo.
Il fenomeno riflette le difficoltà per le lavoratrici a conciliare la vita lavorativa con quella privata, costrette proprio per questo a prendere congedi di maternità o a lavorare part-time; le donne italiane poi, a fronte di una scarsa spesa sociale, sono costrette a farsi carico del lavoro di cura in favore della famiglia o delle persone disabili.

Donne imprenditrici: Italia seconda nella classifica Ocse
Una buona notizia arriva dal Rapporto sull’imprenditoria dell’Ocse: l’Italia conquista il secondo posto in merito alle donne imprenditrici. Nel Bel Paese il 16% delle donne impiegate è imprenditrice o lavoratrice autonoma, percentuale che ci fa superare quindi Francia, Inghilterra e Germania, tutti Paesi dotati di politiche del lavoro al femminile molto più avanzate delle nostre.
Sempre secondo i dati Ocse, il 26,8% delle imprese italiane con un solo proprietario e almeno un dipendente fa capo a una donna. E ancora, dopo tre anni dalla nascita continua la propria attività il 37,6% delle aziende gestite da donne, contro il 37,8% di quelle gestite da uomini. Dall’analisi emerge anche che l’Italia è il Paese delle partite Iva perché le donne, che devono conciliare vita professionale e familiare, sono costrette a “inventarsi” un lavoro. Dall’altro lato, manca una presenza significativa di donne nei consigli di amministrazione e nelle società quotate in borsa, vuoto che si spera sarà colmato a breve grazie alla legge sulle quote rosa in azienda.

Una proposta di legge a favore di giovani e donne imprenditrici
È in attesa del parere della Commissione Bilancio, dopo esser stata messa a punto dalle commissioni Lavoro e Attività produttive della Camera, la proposta di legge che prevede sconti fiscali, un’imposta a forfait per le microimprese di giovani e donne e incentivi per i nonni babysitter. Lo scopo della proposta è incentivare l’avvio di microimprese di giovani under 38 e di donne. Tra le proposte, misure ad hoc per l’erogazione di prestiti a tasso zero per la fase di avvio dell’attività e rimborsabili a banche e istituiti di credito entro cinque anni, incentivi per facilitare le cure parentali (i nonni che si occupano dei nipoti potranno prendere l’aspettativa al posto della figlia microimprenditrice, e la giovane lavoratrice potrà chiedere entro i tre anni di vita del bambino un’indennità di sei mesi se l’altro genitore o i nonni hanno preso il congedo) e i “business angel”, soggetti pubblici o privati che in cambio di investimenti fino a 250mila euro in microimprese di giovani o donne potranno avere in cambio detrazioni fiscali.


VI SEGNALIAMO


Una tavola rotonda a Montebelluna sul tema del lavoro
Gli spazi che le donne si sono conquistate nel lavoro oggi, con la crisi, sono di nuovo contesi e sono in discussione i diritti e doveri acquisiti, in cerca di nuove definizioni e percorsi. Ancora più difficile si è fatta la conciliazione tra tempo di vita e di lavoro. Ai temi è dedicata tavola rotonda “Lavoro: territorio delle donne”, in calendario domenica 24 giugno dalle ore 15 alle 18 alla biblioteca comunale di Montebelluna (Treviso).  L’appuntamento è promosso da CNA Impresa Donna e vede il patrocinio di Provincia di Treviso, Comune di Montebelluna, Camera di Commercio, Consigliera provinciale di Parità e Commissione provinciale Pari opportunità.

A Padova un incontro di mutuo aiuto sulla dipendenza affettiva
Mercoledì 27 giugno dalle ore 20.30 alle 22.30 al centro culturale Ada Negri di Padova (via Gino Rocca 65) si terrà un incontro del gruppo di mutuo aiuto con la psicoterapeuta Amalia Prunotto sul tema "La dipendenza affettiva". L'incontro è gratuito ed è rivolto esclusivamente alle partecipanti del gruppo di mutuo aiuto di Padova. Le modalità sono il dialogo e le domande spontanee.

Cultura di genere: un corso all’Università Ca’ Foscari
Scadono venerdì 27 luglio le iscrizioni al corso sulla cultura di genere dell’Università Ca’ Foscari  di Venezia, un progetto formativo che intende promuovere le pari opportunità nelle istituzioni culturali, sociali e politiche, proponendo una nuova sensibilità culturale per le tematiche dell’eguaglianza nei diversi ambiti considerati. Il corso fornisce conoscenze e competenze metodologiche per la ricerca empirica e l’analisi delle diseguaglianze di genere, con particolare riferimento all’ambito della comunicazione, delle carriere scientifiche e dei percorsi lavorativi nelle organizzazioni. Il progetto è finanziato dal Dipartimento per i Diritti e le Pari opportunità – Presidenza del Consiglio dei ministri.

Sicurezza e lavoro al femminile a Treviso
Venerdì 29 giugno dalle ore 15 alle 18 alla sede della Provincia di Treviso (viale della Repubblica 154) si terrà il convegno “La salute in serenità e sicurezza. Il nostro impegno per la promozione della sicurezza, della serenità e del tempo femminile”, organizzato dalle donne della CNA Pensionati di Treviso e del Veneto. Durante l’incontro sarà presentato il libro “Donne all’avventura nel lavoro” di Francesca Lorenzet e Paolo Becich, che raccoglie episodi veri di donne che si cimentano in condizioni avverse e proibitive nel mondo del lavoro.

Un concorso femminile delle arti e delle lettere
“Ma Adesso Io” è il titolo della 13a edizione del concorso nazionale di arti e lettere promosso dall’assessorato alle Pari opportunità del Comune di Faenza; per la prima volta potranno partecipare, oltre alle donne, anche ragazzi e uomini e accanto alla poesia e alla narrativa da quest’anno anche le sezioni del fumetto e della fotografia. Il presidente di giuria sarà lo scrittore Massimo Carlotto. Per maggiori informazioni e aggiornamenti: http://pariopportunitafaenza.racine.ra.i e ma.adesso.io@gmail.com; iscrizioni entro il 31 ottobre 2012.

 



Data ultimo aggiornamento: 11 settembre 2013