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P3@ 2014 - Faq

[aggiornate al 19 giugno 2015]


1. E’ possibile progettare i centri anche per una spesa superiore ai 9000 euro (contributo massimo per centro) cofinanziando la spesa? O è necessario che ogni Centro sia finanziato al 100% dal contributo e quindi non superare il costo di 9000 euro?
E’ possibile progettare i centri anche per una spesa superiore ai massimali previsti, mala Regione del Veneto comunque cofinanzierà fino a 7000 euro o 9000 euro (art. 2 dell’Avviso Pubblico). L’eventuale quota parte delle spese in esubero (rispetto al contributo) sostenute dal beneficiario verrà rendicontata dal Comune, ma non rimborsata dal POR.

2. E’ possibile organizzare presso i centri corsi a pagamento per coprire i costi garantendo comunque servizi di alfabetizzazione e di accesso alla rete gratuiti?
L’attività formativa a pagamento non è prevista nell’ambito delle categorie di servizi che il P3@ può offrire per i vincoli imposti dalla normativa comunitaria. Inoltre l’art. 15 (lett. a) dell’Avviso Pubblico prevede la gratuità dei servizi offerti nell’orario di apertura dichiarato in sede di presentazione di domanda.

3. E’ possibile adeguare un centro di alfabetizzazione informatica, attualmente in funzione, ma che non risponde, al momento, a tutti i requisiti del bando in un centro P3@?
Si, è possibile purché il centro rispetti tutti i vincoli previsti dall’Avviso Pubblico.

4. E’ possibile posizionare le attrezzature presso sedi diverse?
No, non è possibile.

5. Esiste un regolamento per la gestione dei centri?
No, ogni centro, nel rispetto della normativa vigente, ha la massima autonomia nella gestione delle proprie risorse, l’unica cosa che deve essere garantita da parte di Regione del Veneto è una omogeneità di comportamento/conduzione dei centri.

6. E’ possibile che più centri richiesti da un Comune siano gestiti da una stessa Associazione? L’Associazione potrà esser creata ad hoc, o dovrà esser già attiva sul territorio comunale?
Si, è possibile che una stessa Associazione gestisca più centri. L’Avviso Pubblico non fa riferimento a vincoli temporali per la creazione dell’Associazione.

7. E’ possibile fare un accordo con più associazioni?
Si, l’Avviso Pubblico infatti, prevede che l’amministrazione faccia un accordo anche con più associazioni contemporaneamente; rimane onere del Comune assicurare il personale da destinare alla struttura.

8. Cosa si intende per sw per il controllo dei contenuti?
Software che consentono di proteggere specifiche categorie di utenti (es. minori) dall'accesso a contenuti inappropriati/inadatti.

9. Cosa si intende per sw di facilitazione all’uso del computer?
Si intendono quei software che attraverso interfacce semplificate ed intuitive permettono a persone meno esperte (anziani, giovani etc) e/o diversamente abili di utilizzare il computer.

10. Esiste un logo ufficiale per il progetto “P3@-veneti”?
Sì, ed è disponibile alla sezione “documenti” all’interno del
portale P3@2012.

11. Ci sono dimensioni e format standard per l’ identità visiva del progetto “P3@-veneti”?
Le indicazioni necessarie sono disponibili sul sito ufficiale della Regione del veneto al seguente link:
http://www.regione.veneto.it/web/programmi-comunitari/identita-visiva#cartelli

12. Se vi sono variazioni (rispetto a quanto dichiarato in sede di partecipazione all’Avviso Pubblico), come ci si deve comportare?
Ogni variazione, rispetto a quanto indicato nella domanda di partecipazione, dev’essere formalmente comunicata, alla Regione del Veneto - Sezione Sistemi Informativi – Via Pacinotti, 4 – 30175 Marghera – Venezia.

13. Se non viene aperto il Centro, cosa succede?
Verrà revocato il finanziamento.

14. Cosa deve essere allegato alla rendicontazione?
Per una corretta rendicontazione i documenti da inviare sono elencati nelle “Istruzioni per il monitoraggio e la rendicontazione”. Al fine di agevolare tale attività è stato predisposto un promemoria disponibile alla sezione “documenti” del portale P3@ 2014.

15. Esistono limiti temporali per la presentazione della documentazione di rendicontazione ?
La scadenza per la presentazione dell’idonea documentazione di spesa ai fini della liquidazione è fissata per il 30 giugno 2015.

16. E ‘necessario richiedere il CIG?
Si, il codice identificativo di gara è obbligatorio, così come previsto dalla normativa nazionale in materia di appalti pubblici, indipendentemente dalla procedura di scelta del contraente adottata e dall’importo del contratto (Legge 13 agosto 2010, n. 36, come modificata dal D.L.187/2010; D.Lgs. 163/2006 ). Si ricorda che il CIG va inserito nella documentazione contabile presentata in sede di rendicontazione.

17. E’ necessario richiedere il CUP?
No, il Codice Unico di Progetto verrà fornito a tutti i beneficiari dalla Sezione Sistemi Informativi, tuttavia si ricorda che lo stesso deve essere indicato nella documentazione contabile presentata in sede di rendicontazione.

18. Monitoraggio tecnico: cosa si deve fare?
Secondo quanto previsto dall’art. 15 dell’Avviso Pubblico, i dati di monitoraggio tecnico devono essere rilevati ogni quadrimestre, utilizzando la procedura web disponibile al seguente link:
http://servizi.regione.veneto.it/MonitoraggioValutativo

19. Patto di stabilità interno: è possibile escludere dal patto di stabilità interno l’intera quota di finanziamento?
Secondo la Circolare del 14 Febbraio 2012, n. 5 del Ministero dell’Economia e delle Finanze, è possibile escludere dal patto solo la quota imputabile alla UE. La percentuale del finanziamento in capo alla UE è pari al 45,9344643374481% dell’importo correttamente rendicontato.

20. Nel caso dell’intervento 1, è possibile non rispettare le ripartizioni della spesa tra le varie voci elencate?
No, deve essere rispettata la ripartizione elencata.

21. I Comuni che abbiano già attivato un centro P3@ con uno dei precedenti bandi, e che intende usufruire del contributo di cui all’intervento 1, deve rendere disponibile il Centro per minimo 12 ore (vincolo del vecchio bando) più altre 12 ore minimo (vincolo del nuovo bando)?
No, il vincolo delle 12 ore è complessivo, i due vincoli non si sommano.

22. Posso upgradare le postazioni esistenti sostituendo il case completo, oppure possono solo aumentare es. ram e disco?
L’intervento 1 let. a) da la possibilità di rinnovare/potenziare il parco macchine acquistate nell’ambito del progetto P3@ con precedenti finanziamenti POR FESR 207-2013 (Avvisi 2010 e 2012), pertanto non è consentita la sostituzione delle apparecchiature.

23. E' possibile pensare di acquistare un server, per i centri P3@ vecchi, come hw aggiuntivo?
Si, se in tal modo si crea una nuova postazione di lavoro per gli utenti.

24. I 5 giorni entro i quali occorre inviare la PEC, dopo aver ricevuto la registrazione dalla piattaforma GIF, sono "naturali e consecutivi" o "lavorativi"?
I 5 giorni sono da considerarsi lavorativi.

25. Quali sono le principali scadenze del Bando P3@Veneti anno 2014?
I Comuni Beneficiari  hanno l’obbligo  di assicurare la puntuale e completa realizzazione del punto P3@ o il potenziamento di un Centro (P3@ o struttura equivalente) esistente  entro 10/12/2014 (art 15 dell’Avviso Pubblico). La procedura di rendicontazione dovrà chiudersi entro e non oltre il 30/06/15 (art 18 dell’Avviso Pubblico). I Comuni sono obbligati a garantire l’apertura del punto di accesso pubblico P3@ o struttura equivalente a tutti i Cittadini fino al 31/12/2015. 

26. Con l’intervento di potenziamento dei Centri P3@ è possibile l’acquisto di arredamento?
Specificamente al potenziamento dei centri P3@ (Intervento Uno), non sono previste spese per l’acquisto di arredi. (art. 5 dell’Avviso Pubblico).

27. Cosa si intende per manutenzione dell’infrastruttura informatica, presente presso il centro P3@?
Si intende la manutenzione esclusivamente delle attrezzature presenti e in uso agli utenti del centro P3@ed acquistate con risorse messe a disposizione dei precedenti bandi o dichiarate esistenti nelle strutture equivalenti.  L’eventuale servizio di assistenza non può essere successivo al 31/12/2015, fermo restando l’obbligo di rendicontazione  entro e non oltre il 30/06/15 (art 18 dell’Avviso Pubblico).

28. Specificatamente all’ intervento tre, inerente i tablet pc, è possibile acquistare gli accessori come tastiera e scatola antiurto?
Si.

29. È possibile rendicontare le spese dopo il 30/06/2015?
No, il termine ultimo di presentazione della rendicontazione alla Sezione Sistemi Informativi è il 30/06/15 (art 18 dell’Avviso Pubblico).

30. È possibile modificare successivamente alla presentazione della domanda, quanto richiesto per ogni singola “voce di spesa”?
No, l’attività di animazione dei centri P3@ (Intervento Uno) può essere anche successiva alla data del 10 dicembre 2014 (art 15 dell’Avviso Pubblico), fermo restando l’obbligo di rendicontazione entro e non oltre il 30 giugno 2015.

31. Devo attuare le attività di animazione entro la data del 10 dicembre, data cui ho l’obbligo di comunicare l’avvenuto potenziamento del centro?
No, l’attività di animazione dei centri P3@ (Intervento Uno) può essere anche successiva alla data del 10 dicembre 2014 (art 15 dell’Avviso Pubblico), fermo restando l’obbligo di rendicontazione entro e non oltre il 30 giugno 2015.

32. Facendo l’atto d’impegno alla conservazione dei beni acquistati con il contributo regionale per 3 anni, mi obbligo per tre anni nella apertura del centro P3@?
No il centro P3@ dovrà obbligatoriamente rimanere aperto sino il 31 dicembre 2015.

33. Un Comune risultato beneficiario della procedura di cui all'Avviso Pubblico approvato con DGR n. 328/2014 può affidare ad una associazione locale la gestione delle attività di animazione del centro P3@?
Un Comune risultato beneficiario della procedura di cui all'Avviso Pubblico approvato con DGR n. 328/2014 può affidare ad una associazione locale la gestione delle attività di animazione del centro P3@ dal medesimo attivato/potenziato (es. incontri/seminari) previste dall'art. 3 - punto c - del predetto Avviso.
Pur tuttavia esso dovrà osservare le specifiche modalità operative di seguito esplicitate, sia per quanto concerne la fase dell’affidamento dell’incarico, sia con riguardo alla rendicontazione delle spese effettuate.
In merito alle categorie di soggetti cui possono essere affidati i contratti pubblici, si fa presente che la normativa di riferimento in materia (vale a dire l’art. 34 del D.Lgs. 163/2006) non prevede espressamente le associazioni senza fine di lucro.
Ciononostante, la recente giurisprudenza nazionale ed europea ammette un’interpretazione estensiva dell’elencazione contenuta nel predetto art. 34, in particolare per quanto attiene alla nozione di “imprenditore” di cui alla lettera a) del medesimo articolo.
Il Consiglio di Stato, ad esempio, sia con riguardo alla fondazioni (Consiglio di Stato, sez. VI, decisione 16/06/2009, n. 3897) che con riguardo alle ONLUS (Consiglio di Stato , sez. V, decisione 26/08/2010 n. 5956; Consiglio di Stato, sez. III, sentenza 20/11/2012 n. 5882) precisa che l’assenza di fine di lucro non impedisce la qualificazione di un soggetto come imprenditore e non ne giustifica l'esclusione dalla partecipazione alle gare a priori e senza ulteriori analisi. L’assenza di fine di lucro non esclude che le associazioni di volontariato possano esercitare un’attività economica.
Anche la Corte di Giustizia dell’Unione Europea (sez. IV, 23/12/09, C-305/08) ha ribadito non solo che le disposizioni della direttiva 2004/18/CE devono essere interpretate nel senso di consentire a soggetti che non perseguono preminente scopo di lucro, che non dispongono della struttura organizzativa di un'impresa e che non assicurano una presenza regolare sul mercato, di partecipare a un appalto pubblico di servizi, ma anche che tale direttiva osta all'interpretazione di una normativa nazionale che vieti a soggetti che "non perseguono preminente scopo di lucro di partecipare ad una procedura di aggiudicazione di un appalto pubblico".
Ciò detto, se ne desume che il caso di specie può essere assimilato a quelli presi in considerazione dalla predetta giurisprudenza, a condizione che le associazioni senza scopo di lucro svolgano comunque un’attività riconducibile a quella d’impresa (cioè di offerta sul mercato di lavoro, prodotti o servizi) con obbligatoria applicazione da parte del Comune del D.Lgs. n. 163/2006 nella fase di affidamento dell’incarico. In particolare, attesi gli importi dei contratti presi in esame, il Comune dovrà fare riferimento alla normativa vigente sull’affidamento diretto di servizi, rispettando i presupposti/adempimenti prescritti.
Alla luce di quanto sopra, è di tutta evidenza che ciascun Comune dovrà produrre alla Sezione Sistemi Informativi della Regione del Veneto, in quanto SRA, gli statuti/atti costitutivi delle associazioni senza fine di lucro assegnatarie degli incarichi, dai quali dovrà risultare che esse operano - anche occasionalmente - sul mercato, potendo istituzionalmente fornire anche la tipologia di servizio richiesto nel caso concreto (vale a dire, attività di animazione del centro P3@ attivato presso il Comune).
Per quanto riguarda invece la documentazione da produrre in sede di rendicontazione della spesa effettuata per l’attività di animazione in parola, il beneficiario dovrà produrre alla SRA (a pena di inammissibilità della relativa spesa a cofinanziamento) la seguente documentazione:
     1) notula di richiesta dell'importo al lordo della ritenuta d'acconto del 20% (con allegata marca da bollo il cui importo sarà sommato all'importo lordo per essere rimborsato interamente) presentata dalle associazioni in oggetto al Comune, una volta eseguita la prestazione richiesta;
    2) ricevuta emessa dall’associazione, una volta effettuata la prestazione, nella quale dovranno essere indicati i dati personali del prestatore, quelli del committente, la data e il numero d’ordine della ricevuta, il corrispettivo lordo, la ritenute d’acconto (pari al 20% dei compensi) e l’importo netto corrisposto. La data della predetta ricevuta dovrà coincidere con quella di ricezione del compenso da parte del committente.
Negli atti di cui sopra dovrà figurare, ai fini della tracciabilità dei pagamenti, la partita IVA di ciascuna associazione senza scopo di lucro incaricata.
Eventuali incarichi affidati a singoli soggetti senza partita IVA, non incardinati nelle associazioni di cui sopra (es. singoli volontari), NON saranno presi in considerazione ai fini della rendicontazione dei compensi agli stessi eventualmente corrisposti.

34. Nell’ambito della promozione del centro P3@ INTERVENTO UNO è possibile acquistare dei gadget?
L’acquisto di gadget promozionali dei centri P3@ è possibile limitatamente nell’intervento UNO all’azione d (art. 3 dell’Avviso Pubblico) ovvero nell’attività di promozione del centro o struttura equivalente. Fermo restando l’obbligo di evidenziare, in tutte le forme di pubblicizzazione dell’intervento finanziato, che lo stesso è stato realizzato con il concorso di risorse dell’Unione Europea, dello Stato italiano e della Regione del Veneto, conformemente al Piano di Comunicazione del POR FES R 2007-2013 (art. 15 dell’Avviso Pubblico), nello specifico il Logo P3@, Logo POR e Logo Trittico .

35. Con l’introduzione della nuova normativa sullo "Split Payment" per il pagamento dell’IVA cosa deve essere rendicontato?
Il Comune dovrà rendicontare l’importo comprensivo di IVA mediante una quietanza. Nei casi in cui il pagamento sia cumulativo con altri pagamenti IVA, dovrà essere prodotta una dichiarazione nella quale si evidenzi l’importo dell’IVA relativo alla rendicontazione in questione.

36. Le check list che ho scaricato in formato Excel, devono essere firmate?
Le check list vanno compilate e firmate da un responsabile del procedimento/rappresentante legale e spedite in un formato non editabile assieme a tutta la rendicontazione.

37. Con riferimento agli adempimenti di cui all’art. 1, co. 629, lett. b, L. 23/12/2014 n. 190 (c.d. Split Payment) in materia di IVA a carico degli Enti beneficiari, è possibile rendicontare il versamento dell’IVA oltre la data del 30/6/2015?
Nel caso l’Amministrazione Comunale dovesse versare l’IVA entro il 16.07.2015, la sola quietanza relativa a tale adempimento (ricevute del versamento con eventuale nota esplicativa nel caso del pagamento dell’imposta congiunta) può essere inviata, come integrazione alla rendicontazione presentata, successivamente e comunque non oltre il 31.07.2015. Rimane fissata la data del 30.06.2015 quale scadenza per la presentazione delle rendicontazioni per la realizzazione/potenziamento punti di accesso pubblici denominati “P3@Veneti” (bando 2014).



Data ultimo aggiornamento: 19 giugno 2015