Master Plan per la bonifica dei siti inquinati di Porto Marghera (22/12/2004)

Il rapporto tra Porto Marghera e il territorio limitrofo è da sempre conflittuale, a causa delle rilevanti implicazioni ambientali dell’attività industriale e dei conseguenti impatti generati sull’ecosistema lagunare e la terraferma.

Nel tempo, si è giunti ad una coscienza piena del “problema Porto Marghera”, anche in virtù di una notevole attenzione a livello nazionale per i temi della bonifica e del risanamento ambientale dei siti contaminati. In tale ottica la Legge 426 del 1998 identificato l’area industriale di Porto Marghera come sito ad alto rischio ambientale, la cui perimetrazione è stata definita dal D.M. Ambiente del 23 febbraio 2000, collocandola al primo posto nella lista dei siti di rilevanza nazionale.

Si è inoltre giunti a riconoscere la necessità di dotarsi di strumenti programmatici, pianificatori e tecnici per il risanamento ambientale e la riqualificazione dell’area industriale di Porto Marghera, che permettessero in definitiva di capovolgere l’immagine ambientalmente negativa associata a quest’area.

Di fatto, con l’approvazione dell’Atto Integrativo dell’Accordo di Programma per la Chimica di Porto Marghera, si definisce l'elaborazione e l'approvazione di un apposito Master Plan che, nel rispetto della normativa vigente e delle finalità dell'Accordo sulla Chimica di Porto Marghera, individui e cadenzi gli interventi nonché le priorità ed i tempi delle iniziative da assumere nel sito.

Il Master Plan per le bonifiche si prefigge lo scopo di individuare:

  • un preciso quadro conoscitivo circa il grado e la qualità delle contaminazioni presenti nelle diverse matrici;
  • le tipologie degli interventi di risanamento ritenute tecnicamente ed economicamente praticabili applicando le migliori tecnologie disponibili, garantendo comunque il mantenimento delle produzioni industriali e privilegiando gli interventi che favoriscono il trattamento nel sito e il riutilizzo del suolo, del sottosuolo e dei materiali di riporto sottoposti a bonifica;
  • le modalità organizzative e le soluzioni tecnologiche per lo stoccaggio, il trattamento e lo smaltimento dei materiali che dovranno essere sottoposti a bonifica;
  • la temporizzazione degli interventi; la valutazione massima dei costi i criteri per il monitoraggio dell’attuazione del Master Plan;
  • i criteri per rendere coerenti gli interventi pubblici e privati. Il principale obiettivo che quindi il Master Plan intende raggiungere è l’individuazione degli interventi di risanamento ambientale delle aree e degli interventi di trattamento dei materiali da sottoporre a bonifica.

La questione del rapporto, e delle condizioni di compatibilità, tra attività produttive e tutela ambientale deve comunque essere valutata in un’ottica di sistema; ciò comporta per il Master Plan la necessità non solo di analizzare e prescrivere gli interventi di bonifica e/o messa in sicurezza propriamente detti e gli interventi ad essi direttamente relazionati (per esempio le modalità di gestione, trattamento e smaltimento dei materiali contaminati risultanti dagli interventi), evidentemente ad alta priorità, ma anche di considerare i collegamenti con altre tematiche ambientali, già previste nell’Accordo di Programma per la Chimica, rispetto alle quali il Master Plan si prefigge in particolare di identificare le interazioni tra gli interventi di bonifica e riqualificazione ambientale individuati e gli interventi nei settori ambientali suddetti già previsti dall’Accordo di Programma per la Chimica o da altri programmi di settore, come ad esempio il Piano Direttore 2000.

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Master Plan per le bonifiche di Porto Marghera formato zip 10,4 Mb



Data ultimo aggiornamento: 13 giugno 2013