Funzionalità, servizi e infrastrutture

Il centro di trattamento polifunzionale permette di affrontare in modo integrato alcune delle problematiche di bonifica e riqualificazione relative alla tutela della laguna:

  • il trattamento degli scarichi civili e delle acque di prima pioggia di Mestre, Marghera, Porto Marghera e del Mirese, nonché degli scarichi industriali di Porto Marghera;
  • la riduzione dell’inquinamento generato nel bacino scolante e sversato nella laguna di Venezia, tramite il controllo centralizzato e il trattamento spinto dei reflui e la loro estromissione dalla laguna, in linea con quanto previsto dal Piano Direttore 2000;
  • la bonifica dei siti inquinati di Porto Marghera, costituendo una piattaforma polifunzionale per gli interventi di riqualificazione ambientale nell’ambito del Master Plan, dato che rappresenta l’elemento chiave per il ciclo delle acque, in particolare per il trattamento delle acque drenate a tergo dei marginamenti e derivanti dagli interventi di bonifica della falda inquinata;
  • l’ottimizzazione della gestione delle risorse idriche, poiché il riuso delle acque depurate per scopi non potabili all’interno dell’area di Porto Marghera (per la maggior parte destinate alle centrali ENEL) permetterà di liberare risorse idriche di buona qualità del fiume Sile per un utilizzo più pregiato, a scopo potabile, che saranno destinate in particolar modo alle aree più sfavorite del basso Veneto connettendosi con il MO.S.A.V.;
  • la riqualificazione ambientale della Cassa di Colmata “A”: infatti, nelle previsioni progettuali, la zona umida di fitodepurazione, di estensione pari a circa 100 ha, diventerà un’area attrezzata fruibile in una zona di transizione tra la terraferma e la laguna. In quest’area si verrà a creare un habitat naturale diversificato, in grado di fornire importanti opportunità per i diversi usi ricreativi e di educazione ambientale e costituirà un polmone verde che si congiungerà con le aree verdi in corso di realizzazione o già realizzate nell’entroterra veneziano, quali il Bosco di Mestre e il Parco di S. Giuliano e il parco lineare di Moranzani;
  • il ripristino dei fondali dei canali navigabili: individuando in località Moranzani un sito di stoccaggio definitivo, per lo smaltimento dei sedimenti di dragaggio che, per la loro contaminazione, non possono essere smaltiti all’interno della conterminazione lagunare.

Fra i servizi svolti all’interno del Centro di trattamento polifunzionale, connessi alle varie esigenze di bonifica e riqualificazione delle aree interessate, si riassumono:

  • gestione e post-trattamento delle acque reflue di origine civile (reflui A);
  • gestione e trattamento delle acque reflue di origine industriale, di dilavamento superficiali, di prima pioggia; delle acque di drenaggio/aggottamento della falda, provenienti sia dai marginamenti che dagli interventi di bonifica (reflui B);
  • produzione acqua da riuso industriale;
  • fornitura di acqua demineralizzata per fini industriali;
  • realizzazione dello scarico finale in Mare Adriatico, a 10 km circa al largo di Lido - Malamocco, dei reflui depurati di tipo B e dei reflui di tipo A eccedenti la capacità di riuso dell'impianto;
  • smaltimento dei sedimenti di dragaggio dei canali portuali, delle terre di scavo, dei fanghi provenienti dalla depurazione e di rifiuti.

Il centro di trattamento polifunzionale, coinvolge varie infrastrutture pubbliche presenti nel territorio, fra cui:

  • L’impianto di Fusina per il postrattamento delle acque;
  • L’Impianto SG 31, per il trattamento delle acque e l’incenerimento fanghi;
  • La Cassa di colmata A per la fitodepurazione dei reflui di origine civile prima del loro invio a riutilizzo duale-industriale;
  • L’Area 23 ettari per i trattamenti e la gestione di circa 2.500.000 m³ di sedimenti e terre da scavo anche pericolosi;
  • L’Isola delle Tresse per il refluimento dei sedimenti di dragaggio;
  • La Discarica Moranzani per la messa a dimora di “rifiuti non pericolosi o pericolosi stabili non reattivi”;
  • La cassa di colmata Molo Sali per il refluimento di sedimenti di dragaggio con caratteristiche chimiche “oltre C” Protocollo 1993, classificati come non pericolosi

Download

PIF - Schema Linea Acque formato jpg 156 kb



Data ultimo aggiornamento: 13 giugno 2013